Il ilithostrotonr. di Siila
71
Un'altra dovea girare intorno al quadriportico e se ne è
recentemente rinvenuta una parte in due grossi frammenti:
C • k\(idiu)s • C ■ F • RAVCVS ■ HAEC. 0(mnia)...
de SENATVS {sentenlia) REFICIENDVM (coeravit)
Ambedue queste iscrizioni sono dei tempi Sillani, e perciò
confermano che tutto il quadriportico superiore sia di quel tempo,
come già si poteva dedurre dalla sua costruzione in opus in-
cerlum che è caratteristica appunto di quel periodo.
E per maggiore chiarezza io presento nella tavola qui ag-
giunta (tav. Ili, n. 1) una pianta di questo celebre quadripor-
tico già riconosciuto da tutti i restauratori del gran tempio
prenestino, i quali tutti, dagli architetti del secolo decimosesto
fino al Blondel nel 1882, vanno d'accordo nel ricostruirne le linee
fondamentali.
Tutti hanno ammesso che in questa parte superiore del
tempio vi fosse una vasta area rettangolare II circondata da por-
tici, in fondo alla quale si apriva un emiciclo con ampia gra-
dinata, /, e che nel fondo di questo emiciclo vi fosse un tem-
pietto rotondo con il simulacro della Dea. K.
Però i diversi restauratori non hanno potuto riconoscere
esattamente tutte le varie parti di queste costruzioni oggi in
gran parte distrutte e sostituite da meschine abitazioni mo-
derne.
Ora io nei recenti miei studi sul gran tempio prenestino
sono penetrato nell'interno delle case che oggi circondano la
piazza detta della Cortina: ed in fondo al vano terreno di una
di esse, che è segnata L nella pianta, ho riconosciuto, nascosta
fra i sassi le terre ed i legnami e ricoperta da intonaco mo-
derno, la continuazione del muro del portico in opus incertum,
muro di cui la sola parte settentrionale era stata già veduta
dagli archeologi e dagli architetti.
71
Un'altra dovea girare intorno al quadriportico e se ne è
recentemente rinvenuta una parte in due grossi frammenti:
C • k\(idiu)s • C ■ F • RAVCVS ■ HAEC. 0(mnia)...
de SENATVS {sentenlia) REFICIENDVM (coeravit)
Ambedue queste iscrizioni sono dei tempi Sillani, e perciò
confermano che tutto il quadriportico superiore sia di quel tempo,
come già si poteva dedurre dalla sua costruzione in opus in-
cerlum che è caratteristica appunto di quel periodo.
E per maggiore chiarezza io presento nella tavola qui ag-
giunta (tav. Ili, n. 1) una pianta di questo celebre quadripor-
tico già riconosciuto da tutti i restauratori del gran tempio
prenestino, i quali tutti, dagli architetti del secolo decimosesto
fino al Blondel nel 1882, vanno d'accordo nel ricostruirne le linee
fondamentali.
Tutti hanno ammesso che in questa parte superiore del
tempio vi fosse una vasta area rettangolare II circondata da por-
tici, in fondo alla quale si apriva un emiciclo con ampia gra-
dinata, /, e che nel fondo di questo emiciclo vi fosse un tem-
pietto rotondo con il simulacro della Dea. K.
Però i diversi restauratori non hanno potuto riconoscere
esattamente tutte le varie parti di queste costruzioni oggi in
gran parte distrutte e sostituite da meschine abitazioni mo-
derne.
Ora io nei recenti miei studi sul gran tempio prenestino
sono penetrato nell'interno delle case che oggi circondano la
piazza detta della Cortina: ed in fondo al vano terreno di una
di esse, che è segnata L nella pianta, ho riconosciuto, nascosta
fra i sassi le terre ed i legnami e ricoperta da intonaco mo-
derno, la continuazione del muro del portico in opus incertum,
muro di cui la sola parte settentrionale era stata già veduta
dagli archeologi e dagli architetti.