PREFAZIONE
J_J antico Tusculo, sì rinomato nei tempi anteromani per la cele-
brità del suo fondatore, nelle prime età di Roma per la sua fortezza,
e nell'epoche di maggior prosperità dei romani per le sue deliziose
ville, venne tolto dall'oscurità, in cui giaceva da più secoli, col
mezzo degli sterramenti impresi ad eseguire con ordinato metodo
per comandamento del re Carlo Felice di Sardegna e continuati
da S. M. la regina Maria Cristina; perciocché gli scavi in quell'in-
signe luogo, ora per più gran parte contenuto nel possedimento
denominato la Ruiìnella, prima che esso passasse in proprietà della
real casa di Sardegna, erano diretti quasi all'unico scopo di rinvenire
oggetti antichi; onde si dissotterravano e si ricuoprivano nel tempo
stesso le reliquie degli edifizj di quella rinomata antica città senza
conservarne neppur memoria; ed anzi alcune delle medesime reliquie
venivano distrutte onde aver maggior facilità a frugare in ogni re-
condita parte. Ma poiché venne deputato alla direzione di quegli
sterramenti il marchese Luigi Biondi dopo la morte della duchessa
del Chiablese, mentre era quel tenimento posseduto dal re Carlo Fe-
lice, e mentre S. E. il marchese San Severino Grande scudiere di
S. M. ne reggeva il governo della real casa nella qualità di procu-
ratore generale, furono essi eseguiti con miglior metodo e conservati
J_J antico Tusculo, sì rinomato nei tempi anteromani per la cele-
brità del suo fondatore, nelle prime età di Roma per la sua fortezza,
e nell'epoche di maggior prosperità dei romani per le sue deliziose
ville, venne tolto dall'oscurità, in cui giaceva da più secoli, col
mezzo degli sterramenti impresi ad eseguire con ordinato metodo
per comandamento del re Carlo Felice di Sardegna e continuati
da S. M. la regina Maria Cristina; perciocché gli scavi in quell'in-
signe luogo, ora per più gran parte contenuto nel possedimento
denominato la Ruiìnella, prima che esso passasse in proprietà della
real casa di Sardegna, erano diretti quasi all'unico scopo di rinvenire
oggetti antichi; onde si dissotterravano e si ricuoprivano nel tempo
stesso le reliquie degli edifizj di quella rinomata antica città senza
conservarne neppur memoria; ed anzi alcune delle medesime reliquie
venivano distrutte onde aver maggior facilità a frugare in ogni re-
condita parte. Ma poiché venne deputato alla direzione di quegli
sterramenti il marchese Luigi Biondi dopo la morte della duchessa
del Chiablese, mentre era quel tenimento posseduto dal re Carlo Fe-
lice, e mentre S. E. il marchese San Severino Grande scudiere di
S. M. ne reggeva il governo della real casa nella qualità di procu-
ratore generale, furono essi eseguiti con miglior metodo e conservati