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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0168
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ISCRIZIONI

RIFERITE NELLE TRE PARTI DELL'ESPOSIZIONE

TUSCULANA

PARTE I. STORIA

Pag. 19. Epigrafi di C. Mamilio Limetano tratti dalle
medaglie.

Pag. 37. Epigrafi di Agapito e di Alberico esistenti sul-
le medaglie dei conti tusculani.

PARTE IL TOPOGRAFIA

Pag. 74. Iscrizione di Tito Flavio a Giove Ottimo Mas-
simo Dolicheno riferita dal Grutero alla pag. XX.

Pag. 91. e 92. Iscrizioni relative alla villa tusculana
di M. T. Cicerone per esser state rinvenute nel
luogo già occupato dalla stessa villa.

Pag. 97. Frammento d'iscrizione con il nome di L. Lu-
cullo.

Pag. 99. Iscrizione in onore del divo Settimio Severo.

Pag. 101. Iscrizione di Sergio Galba.

Pag. 102. Altre iscrizioni rinvenute nel luogo che si
crede esser slato occupato dalla villa di Galba an-
zidetto.

Pag. 103. Iscrizione di Verrio Frontone ritrovala nel
luogo detto Cocciano.

Pag. 104. Altre iscrizioni rinvenute nello stesso luogo.

Pag. 105. Iscrizione di Cornuto ed altre relative alla
famiglia Porzia scoperte vicino alla terra di Mon-
te-Porzio.

Pag.106.Altre iscrizioni rinvenute nel medesimo luogo.

Pag. 109. Iscrizione di Ulpia Efira, che si riferiva al
decimo terzo miglio della via Latina.

Pag. 110. Iscrizione del console C. Prastina Pacato.

PARTE III. MONUMENTI

Pag. 114. Iscrizione risguardante l'emissario costrutto

colla pietra tiburtina.
Pag. 116. Iscrizione di Gn. Velineio, di M. Valerio e

di M. Fulvio console conquistatore dell'Elolia.
Pag. 117. Iscrizione di Q. Cecilio Metello console, ed

altra alla Vittoria Augusta.
Pag. 122. Iscrizioni di Oreste, Pilade, Telemaco, Telc-

gono e del poeta Difilo.
Pag. 125. Iscrizione risguardante la repubblica dei Tu-
sculani, ed altra degli edili Q. Celio e M. Decumo

esistente sulla'fontana pubblica.
Pag. 138. Verifica della iscrizione già ricordata di

Gn. Velineio.
Pag. 141. Lo stesso di quella di M. Valerio.
Pag. 143. Iscrizioni delle due Rutilic.

ISCRIZIONI EDITE

IN DIVERSE RACCOLTE

Siccome le iscrizioni tusculanc trovansi per più
gran parte già cognite in diverse pubblicazioni, e
tra queste quella del Volpi è certamente la più com-
pila; così per non ritornare sulle prime ricerche si
esporranno quelle che già si trovano da lui raccolte
nel tomo ottavo della sua opera sull'antico La^io pro-
fano, e ciò anche perchè circa venli delle medesime ve-
donsi ivi essere state verificate e corrette. Però osser-
vando che alcune altre iscrizioni traile dagli antece-
denti espositori,'per non averle esaminate sulle pub-
blicazioni originali, fidandosi precipuamente del Mat-
tei, che primieramente le aveva raccolte, sono ivi
riprodotte con troppa inesattezza, si comincerà dall'an-
noverarc queste nel modo che furono fatte conoscere
nelle prime pubblicazioni. Ed a queste si aggiunge-
ranno alcune che furono considerate nella suddetta
raccolta. Si escludono poi quelle che portano la indi-
cazione di TVSCANENSIVM e che furono per errore
attribuite ai tusculani; perchè esse risguardono in vece
i toscani dell'Etruria. Si escludono pure alcune di cui
decisamente non può contestarsi l'autenticità, come
sono alcune che vengono esposte sotto il nome di Pirro
Ligorio.

Imprendendo primieramente ad osservare quelle
che furono tratte dal Grutero, perchè da esso vennero
trascritte con più cura quelle che già si conoscevano
da tutte le antecedenti pubblicazioni, vedesi che quella
compresa alla Pag. CCCXXX P. 3, già edita dallo Sme-
zio, venne successivamente riprodotta con molta ine-
sattezza. Essa è importante, perchè ci fa conoscere che
L.Cesonio, tra le diverse onorifiche cariche, che ebbe, e
che non interessano al nostro scopo, fu pure curatore
della repubblica dei tusculani ; e ciò si disse non già
perchè i tusculani nel tempo dell'impero romano, alla
qual epoca quella iscrizione si riferisce, si governas-
sero in repubblica esenti da ogni altro dominio, come
suppose il Mattei, ma bensì per indicare la comunità
del Tusculo, come ora si suol denotare per indicare
una amministrazione civica. Questa iscrizione si vide
scolpita nella parte posteriore di un piedestallo che
doveva sostenere una statua eretta in onore di C. Ce-
soniodal suo figlio Lucilio Cesonio, e che fu rinvenula
nella tenuta di Corcollo tra il luogo in cui esisteva
l'antica Gahii e Tibur ora Tivoli, ossia a poca distanza
dal confine dell'agro tusculano.
 
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