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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0112
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PARTE TERZA

DESCRIZIONE DEI MONUMENTI TUSCULANI

N

ella esposizione dei monumenti più importanti che furono discoperti nell'antico
Tusculo e che sono considerati in questa Parte, per maggior chiarezza, vengon distri-
buiti nelle seguenti distinte classi. Nella prima si comprendono quei monumenti
che appartengono all'architettura delle fabbriche tusculane che ci sono rimaste e
che meritano una qualche considerazione. Nella seconda si espongono le opere
di scoltura figurata più ragguardevoli che si sono rinvenute tra le rovine si del-
l'antico municipio si delle adiacenti ville, e che si conservano in diversi musei.
Alcune pitture, che si poterono conservare negli ultimi scavi fatti, compongono la
terza classe dei monumenti tusculani. Nella quarta le opere principali in musaico
si considerano. Nella quinta quegli ornamenti di maggior importanza, che si rin-
vennero eseguiti in stucco negli stessi ultimi scavi, si prendono a dimostrare per
far conoscere con quale abilità venissero essi operati. Nella sesta si comprendono
quelle opere, sì figurate sì ornamentali, eseguite in terra cotta che tornarono alla
luce dalle diverse scoperte fatte precipuamene in questi ultimi tempi. In fine
nella settima si esibiscono tutte quelle iscrizioni che hanno qualche interesse e
che non si sono considerate nelle antecedenti esposizioni storiche, topografiche e
monumentali.

G J, A S S U I.

MONUMENTI DI ARCHITETTURA

Esponendo l'enunciata prima classe di monumenti tusculani, si segue l'or-
dine in cui si trovano collocati ; e così cominciando da quei che rimangono nel
luogo occupato dalla primitiva città e dal municipio, si passa a considerare quei
che succedono in progressiva distanza dal suddetto luogo.

Sulla struttura in generale di questi monumenti tusculani, è da osservare
che si costrussero essi non tanto sul vario genere che era in uso nelle differenti
epoche, quanto ancora secondo la diversa qualità del materiale che somministra-
vano i luoghi distinti. Così le prime fabbriche erette sull'alto del colle, ove fu
stabilita la più antica città, vennero edificate con l'opera quadrata anche nei
tempi che ancora era assai poco cognita; perciocché quel luogo stesso somministra
una qualità di pietra tenera, volgarmente denominata sperone, che con grande
facilità può ridursi in massi quadrangolari. Con siffatto genere di struttura si
costrussero le mura telegonie intorno la suddetta città primitiva, come si conosce
 
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