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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0018
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PARTE PRIMA

STORIA

J-ia esposizione storica dell'antico Tusculo, che è l'argomento di questa prima
parte, abbraccia tutto ciò che avvenne di più importante dal primo stabilimento
di questa città sino alla sua totale distruzione, ed anche viene progredita su ciò
che risguarda il suo traslocamelo nel luogo denominato Frascati, onde così si
abbia con essa una compita cognizione di quanto ho impreso ad illustrare. Per
dare maggior chiarezza alle cose narrate ho giudicato opportuno di dividere que-
sta esposizione storica in sei Capitoli. 11 primo di essi contiene tutto ciò che si
attribuisce al Tusculo prima della fondazione di Roma, ossia nell'epoca antero-
mana. Il secondo ciò che si riferisce al tempo del governo dei sette re di Roma,
ossia all'epoca reale. Il terzo ciò che corrisponde in tutto il periodo di tempo
che durò il governo della repubblica romana. Il quarto ciò che avvenne nell'epoca
imperiale. II quinto ciò che narrasi intorno agli avvenimenti accaduti dopo la
distruzione dell' impero romano. Il sesto poi risguarda il traslocamento del Tu-
sculo in Frascati.

CAPITOLO 1.

EPOCA ANTEROMANA

Tra le varie e spesso incerte memorie che si trovano esposte dagli antichi
scrittori intorno la origine delle città latine, quelle che si riferiscono al Tusculo
concordano nel farci conoscere che fu questa città fondata da Telegono creduto
figlio di Ulisse e di Circe. Ciò che si attribuiva favolosamente a questo Telegono,
vedesi in particolare esposto da Igino, dai mitografi recentemente pubblicati da
presso i codici vaticani, da Servio, da Ditti Cretense, e da varj altri scrittori
antichi (1 ), su di che non giudico utile allo scopo prefisso l'intertenerci ; percioc-

(1) Telegonus Vhjxis et Circes ftlius, missus a maire ut genitorem quaereret, tempestate in Ithacam est delatus: ibi-
que, fame coactus, agros depopulari coepit: cum </uo Ulyxes et Telemaehus ignari arma contulerunt. Vlgxes a Telegono
/ilio est interfectus: quod ei responsum fuerat, ut a /ilio cornarli mortem, quem, postquam cognovit, qui esset; iussu Mi-
nervac cum Tekmacho et Penelope inpatriam redieruntz et in insu/am Aeaeam, ad Circen, Vlgxein mortuum deportarunt:
ibique sepulturae tradìderunt. Eiusdem Minervae mimila Telegonus Penelopen, Telemaehus Circen duxerunt uxorcs. Circe
et Tekmacho natia est Latinus, qui ex suo nomine latinae linguai {forte genti) nomen imposuit. Ex Penelope et Telegono
nalus est Ilalus, qui Italiani ex suo denominava. {Igino Mitologia. Favol. XXVII.) Circe solis lilla in insula Menoma
sedani, dclatos ad se in feras mulabat. Ad Itane forte delatus Ulixcs, Eurtjlochum cum vigiliti et iluobus sociis misit: quos
ab humana specie commutarti. Seti Eurijlochus nule fugil, et Ulixi ntinciavil. Is solus ad eam profuiscebatur. Cui in iti-
nere Mercurius remedium dedit, momtravitquc quomodo Circen deciperet. Qui postquam ad cani venit, ab eapoculo uc-
cepto, Mereurii remedium miscuil, et edu.cil' ensem; eique minatiti est, ut sibi socios reslitueret. Tutte Circe sensi! sìne
 
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