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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0057
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L' A N T I C 0 T U S C U L 0

che sussistono in questo monumento tracce dei ricettacoli per le fiere destinale allo
spettacolo, come vennero per la prima volta posti in uso nell'anzidetto anfiteatro
Flavio. Ciò è quanto di maggior interessamento può osservarsi sul Tusculo risguar-
dante tutto il tempo che durò l'impero romano.

GAPITOXiO W.

EPOCA DELLA DECADENZA DELL'IMPERO

Molte memorie si hanno sul Tusculo risguardanti i tempi che seguirono dopo
il traslocamento della sede imperiale in oriente: ma siccome si trovano le medesime
essere relative più alla storia di quei padroni che usurparono successivamente il do-
minio di questa regione, ed a quelle triste vicende a cui andò soggetta Roma ed i
luoghi circonvicini, che propriamente il Tusculo; cosi soltanto di quellcf che concer-
nono più da vicino questa città ne sarà fatta menzione. D'altronde lo scopo prefis-
soci, risguardando unicamente la illustrazione dell'antico Tusculo e dei suoi vetusti
monumenti, si renderebbero ad esso estranee se si esponessero tutte le cose che si
attribuiscono ai medesimi tempi di mezzo, allorché non si eresse più alcuna opera
di qualche importanza, ma si distrussero progressivamente quelle ch'erano rimaste.

Benché nulla trovisi dagli antichi scrittori esposto rispetto al Tusculo sui primi
avvenimenti successi dopo la traslocazione della sede imperiale, pure tutte le cir-
costanze, che si presentano, ci fanno conoscere che dovette quel municipio subire
la stessa sorte di Roma, ed essere state nelle frequenti invasioni dei popoli setten-
trionali devastate tutte le fabbriche che eransi erette nei prosperi tempi dell'impero
fuori dei recinti delle mura, ed ancora molte di quelle stesse che stavano poste entro
alla prima cinta, ove crasi stabilita la città propriamente detta, ossia l'oppido; per-
ciocché tra le rovine di tutte queste fabbriche si rinvengono bensì chiari segni di
grande devastazione ed anche spesso d'incendio, ma non mai appariscono tracce di
essere state esse abitate nei suddetti tempi di mezzo. Laonde può stabilirsi con molta
probabilità che i tusculani di questa epoca eransi ridotti ad abitare la sola parte più
elevata del Tusculo, ove fu posta la primitiva città, che divenne la rocca o citta-
della dopo l'anzidetto ingrandimento. Ed infatti ivi soltanto si rinvengono opere
che si conoscono aver appartenuto allo stesso periodo di tempo, ed ivi pure sol-
tanto potevano vivere i tusculani al sicuro dalle aggressioni nemiche; perciocché si
dovettero conservare nella loro integrità le mura tclcgonie che circondavano la
stessa sommità, e che la rendevano maggiormente forte. Così il Tusculo ritornò ad
esser ristretto nei limiti che furono lìssati nel suo primo stabilimento, abbandonando
alla devastazione le sue tante sontuose ed amene ville ed i vetusti monumenti che
lo avevano reso illustre nelle età anteriori.

Però il Tusculo nell'indicala sua ristrettezza, dopo di essere stato posseduto
in particolare dalla famiglia Ottavia, ebbe per alcun tempo somma preponderanza

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