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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0084
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PARTE II. TOPOGRAFIA CAP. III.

85

CAPITOLO III,
TOPOGRAFIA DEL SUBURBANO TUSCULANO

Nella pianta topografica, che offresi delineata nella Tav. VII, si dimostra tutto
ciò che risguarda il suhurbano tusculano che ora s'imprende a descrivere.

Il suburbano del Tusculo era grandemente rinomato per le molte ville che esso
comprendeva, e particolarmente per quelle ch'erano poste nella parte che stava
rivolta verso Roma, come già sì è osservato coll'autorità di S trabone; perciocché
il Tusculo offriva da questo lato un colle fertile ed abbondante di acque. Tra i
luoghi di questo suburbano, che in generale vennero indicati dagli antichi scrit-
tori, deve considerarsi particolarmente quello denominato Come: perciocché questo
con maggior chiarezza trovasi designato da Plinio essere stato precisamente nel su-
burbano tusculano. Consisteva quel luogo in un colle, nel quale era un bosco sacro
a Diana per antica religione di tutto il Lazio, che pareva per industria aver una
chioma artificiosa. In tal bosco era un bellissimo albero, che faceva l'ammirazione
di Passieno Crispo che fu per due volte console ed oratore, e che fu padrino di
Nerone per essersi collegato in matrimonio con Agrippina. Costui non solamente
si tratteneva sotto l'ombra dì quell'albero, ma lo abbracciava e lo inaffiava col
vino. Presso al medesimo bosco era un elee, il cui tronco aveva un perimetro di
trentaquattro piedi 5 ed esso occupava lo spazio di dieci alberi ragguardevoli per
grandezza, e solo formava una selva (1). Considerando esser quel luogo un colle
distinto del suburbano tusculano ed il suddetto nome di Come essersi derivato da
alcuna rappresentava di corna che poteva avere col Tusculo, si viene a conoscere
che esso doveva corrispondere in quel piccolo colle che quasi isolatamente s'innalza
al di sopra dell'attuai villa Belvedere, e che il solo può in qualche modo prendere
l'aspetto di corna relativamente al colle maggiore su cui stava il Tusculo, che figu-
rava il capo. Da queste importanti considerazioni non può concedersi che il luogo
ora denominato Cornufella fosse lo stesso dell'anzidetto, come si pretese dimostrare;
perciocché tale luogo non si trova esser distinto per elevazione, ed anche, essendo
sottoposto alla città di Frascati verso l'antico Gabii ad una ragguardevole distanza
dal Tusculo, non può comprendersi nel suburbano tusculano, come venne indicato
da Plinio; onde é che si rende più probabile l'opinione di coloro che credono essere
il nome di Cornufella derivato da alcuna villa della gente Cornuficia. Sulla anzidetta
distinta sommità del colle tusculano dovea adunque esistere il bosco sacro a Diana

(1) Est in suburbano Tuscuìani agri colle, qui Come appellatur, lucits antiqua religione Diunae sacratus a Latin
relut arte lonsili coma fagei nemoris. In hoc arborem eximiam astate nostra adamavit Passienus Crispus bis conivi, ora-
tor. Agrippinae matrimonio et Neronepriagno clariorpostea^ osculavi compiei'lìque eam solititi, modo cubare sub ea, vi-
numque Hit ajfundere. Vicina luco est ilex, et ipsa nobili XXXIVpedum ambita caudicis, X arborei mittens singulas ma-
'jn'dudinis cisendae; sihamque sola [acit. {Piatto llisl. Nat. Lib. XVI. e. 91.)
 
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