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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0053
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IJ2 L' A N T I C 0 T li S C U L 0

GAPITO&O

EPOCA IMPERIALE

Allorché si estese il dominio romano sotto il governo degl'imperatori nelle più
lontane regioni, e divenne Roma maggiormente doviziosa, si trova soltanto fatta
menzione del Tusculo come un luogo di delizia, nel quale si diportavano a villeggiare
i più ricchi romani, e non più come una città, ossia municipio, importante per la sua
situazione e fortezza. Così seguendo quanto avvenne in Roma, si protrassero le abi-
tazioni molto al di fuori delle mura della città, ossia delloppido, conservando però
sempre queste mura nella loro integrità, e parimenti quelle che circondavano la
primitiva città fondata da Telcgono, ossia la rocca o cittadella. Successe per questa
protrazione di abitato che si edificarono le posteriori fabbriche in tutto il d'intorno
della città, e pricisamente lungo le vie che mettevano alla medesima ove erano i
sepolcri degli antenati ; onde è che ora trovansi tracce di case unitamente a quelle
dei detti monumenti sepolcrali, come precisamente molti csempj si rinvengono tra
le reliquie delle antiche fabbriche di Roma. Questo aumento di abitato ebbe il nome
di suburbano tusculano, come trovasi in particolare indicato da Plinio nel descri-
vere il luogo denominato Come, che in esso comprendevasi e di cui nella seconda
Parte faremo menzione (1 ).

Sino dal tempo in cui Augusto assunse a se il governo dell'impero romano,
dovettero i tusculani aver da esso ricevuti alcuni beneficj ; poiché tra le molle
opere di scoltura, rinvenute nel luogo occupato dalla loro città, si ebbe pure una
testa dello stesso Augusto che dovette appartenere ad alcuna statua innalzata in suo
onore. Ma con maggiori documenti si conosce quanto prosperasse il Tusculo per le
beneficenze usate da Tiberio; perciocché furono rinvenute due statue che i tuscu-
lani eressero in suo onore. E Strabone, visitando questi luoghi precisamente sotto
l'impero di Tiberio, osservava ch'era in allora il Tusculo adornato di bella vege-
tazione e di edifizj, che stavano nel suo d'intorno, e principalmente quei che tro-
vavansi dalla parte di Roma; giacché da questo lato il Tusculo era un colle fertile
ed abbondevole di acqua, d'insensibile pendio, e con bellissime ville edificate a
guisa di reggie (2). Da questa indicazione può dedursi essere divenute le grandi
ville di Lucullo e di Cicerone precisamente di dominio imperiale ed abitate dagf im-
peratori. Ora di tanta sontuosità si hanno soltanto piccole reliquie che sono però
sufficienti a dimostrare la grandezza degli edifizj a cui esse appartenevano. La ma-
li) Est in su/turbano Tusculani agri colle, qui Come appellatile. (Plinio Hist. Nat. Lib. A" 17. e. 91.)
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