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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0054
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PA11TE I. STORIA CAP. IV.

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magnificenza è pure in qualche modo contestata dalle opere che si rinvengono tra
le stesse reliquie. Fu adunque in tali sontuose ville che solevano i principi dell'im-
pero ed i più ricchi romani diportarsi in tempo di estate a godere dell'aria migliore
che si potesse respirare nei d'intorni di Roma, come venne indicato da Seneca, il
quale osservava che in egual modo si praticava in Tibur (3).

Sin dal tempo, in cui Augusto reggeva il governo dell'impero, M. Agrippa
imprese a condurre in Roma le acque Giulia e Tepula, che sorgevano lungo la via
Latina vicino al decimo e duodecimo miglio di essa, ove si estendeva l'agro tusculano:
ma osservava Frontino che Agrippa omise di unirvi l'acqua, che si diceva Crabra e
che sorgeva presso al capo della Giulia, sì perchè non l'aveva approvata, sì perchè
credeva di lasciarla ai possessori delle ville tusculanc che la godevano con regolare
distribuzione (4). Questa notizia, mentre ci dimostra in qual considerazione erano
tenute le ville del Tusculo, ci servirà poi nella seconda Parte per stabilire la posi-
zione di quelle medesime ville in cui facevasi uso della stessa acqua ; perciocché si
vengono così a determinare essere state collocate a minor altezza di quanto comu-
nemente si crede.

Nel sopraindicato tempo, in cui Tiberio resse l'impero, dovette egli farsi edi-
ficare una sontuosa villa nel Tusculo, come sontuose erano tutte le delizie di
questo principe 5 perciocché trovasi indicato da Giuseppe Flavio che egli da Capri
si trasferì presso al suo tusculano posto circa a cento stadj distante da Roma, ove
si trattenne a villeggiare con Antonia Augusta madre di Germanico e di Claudio,
ed ove dicesi aver ricevuto Eutico ad istanza della stessa Antonia (5). Fu in tale
soggiorno che deve credersi aver Tiberio colla mediazione della stessa Antonia,
che era assai favorita da lui, procurati i suddetti benefizii ai tusculani; perciocché
sì di Tiberio sì di Antonia furono rinvenute le statue negli scavi ultimamente fatti
nella parte centrale della città. Quindi altra particolare statua di Tiberio si rinvenne
ove è da credere che stasse l'anzidetta sua villa.

Inoltre sino dal principio dell'epoca imperiale si dovette costruire il teatro entro
la città del Tusculo, del quale rimangono ragguardevoli rovine ; poiché soltanto poco
tempo avanti erasi introdotta in Roma la costruzione slabile di opera muraria nei
teatri, come venne per la prima volta praticata da Pompeo nel suo teatro edificato
nel Campo marzio, mentre per lavanti si componevano i teatri con struttura di legno
per la celebrazione di alcuni particolari spettacoli scenici. Infatti nella decorazione
dello stesso teatro tusculano si trovarono essere state poste le statue di alcuni prin-
cipi appartenenti alla famiglia dei primi imperatori. Ed in essa tuttora scorsesi essere

(3) Nemo tuiculanum aut tìburtinum comparalurus saìubrilatis causa, ci destici sucessus, quoto anno empturus ut
dispaiai, quum email tuendum est. {Seneca. De Beneficiti Lib. IV. e. 12.)

(4) Praeter caput Iuliae tramfiuit aqua quae vocatur Crabra; lume Agrippa omisit, seti quia improbi/cerai, sue
quia lusculnnts possessoribus relinquendam credebat: ea enim est qitani oiiines cillae tractus eius per riccia in dics modu-
ìosque certo» dispensatimi accipiunt. {Frontino e. IX.)

(5) TiBìptegre ìf. tày Kasrpsóv sìs Tsusxtatvsv Ttapoq/ivttai, Swv dnè uraSiuv sxarav tjj; Pajojs. (Giuseppe
Flucio Anlkh. Gtud. Lib. XVIII. e. 8.)
 
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