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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0055
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M

L'ANTICO TU SCULO

stato effettuato quanto venne prescritto da Augusto dopo di aver egli conosciuto
che un senatore romano non aveva trovato posto da sedere nel teatro di Pozzuoli,
per cui fece stabilire per decreto clic ogni volta, che in qualche luogo si celebra-
vano spettacoli pubblici, si fossero lasciati vacanti i primi sedili per i senatori (6)5
perciocché intorno all'orchestra vedesi praticato un recinto che doveva servire pre-
cisamente per separare i sedili dell'orchestra, ove si ponevano quei dei più distinti
personaggi, da quei della cavea che servivono per i cittadini.

Da Tacito trovansi esposte due memorie sul Tusculo corrispondenti ai tempi
ora considerati ; la prima allorché Claudio imprese nel senato a proteggere la richiesta
che fecesi dai galli cornati per ottenere il dritto degli onori della città, ove disse
avere sullo stesso motivo già parlato in senato i Porcj del Tusculo (7); e la seconda
allorché Nerone, per sfuggire l'incontro di Agrippina, si diportava nei giardini, o
nelle ville del Tusculo e di Anzio (8). Da quest'ultima notizia in particolare si con-
ferma quanto si è poc'anzi indicato sulla scelta che facevano i principi dell'impero
delle ville del Tusculo per passare i mesi di estate; onde è che veramente quali
reggie dovevano essere state le medesime ville ridotte nei primi anni di quest'epoca,
come venne da Strabone dichiarato.

La stessa frequenza di villeggiatura imperiale vedesi confermata da Svetonio
nel dire che Galba, successore a Nerone nell'impero, soleva soggiornare in estate
nella sua villa del Tusculo (9). Trovasi pure da Svetonio fatta menzione della villa
che possedeva Galba nel Tusculo, allorché espose l'avvenimento accaduto per aver
egli voluto togliere il monile dal simulacro della Fortuna dedicato nel suo tusculano
per collocarlo in luogo più augusto e degno, come era quello in cui esisteva la Venere
capitolina (10). In alcuni scavi fatti dal Comune di Frascati nel luogo detto gli
Sterpari fu rinvenuto un frammento di statua imperiale, che si]è creduto aver rap-
presentato questo principe, e che conservasi nel palazzo della stessa città con altro
frammento di una statua togata rinvenuto nello stesso luogo. E se veramente sus-
siste la rassomiglianza di alcune teste, che replicatamcnte si rinvennero ultimamente
negli scavi fatti nell' area occupata dalla città del Tusculo, con Gneo Domizio Cor-
bulone, come si contesta con altre simili effigii rinvenute in Gabii, si verrebbe a

(6) Spectandi confusissimum ac solulissimum morem correxit ordinavitque: molus iniuria senatorie, quem Puteolis,
per celeberrimo* ludos consessu frequenti,nemo receperaU Facto igitur decreto pati-uni, ut, qtiotics quid spectaculi usquam
publice aderetur, primis subseìliorum orda vacare! senatoribus. {Svetonio in Augusto e. 44.)

(7) Ncque enim ignoro lulìos Alba, Coruncanws Cauterio, Porcios Tusculo, (Tacito Annali Lib. XI. e. 24.)

(8) Igitur Nero ritare secretos eius congressus; abscendentem in hortos, aut Tuscuìanum vel Antiatem in agrum
laudare-, quvd olitali lacesseret. (Tacito Annali Liti. XIV. e. 3.)

(9) Utqttc evigilavit, aperto atrio, simulacrum aeneuni iìeae, cubitali inaitts, iurta liutai invaiit: idquc gremio suo
Tusculuru, ubi acstiiarc consacrai, avexit et in parte acdiuin consecratitm, mcnstruis deinceps supplicationibus etpervi-
gilio anniversario coluit. (Svetonio in Galba e. 4.)

(10) Monile, margaritis geminisque consertimi, ad ornandam Fortiinain suam tiiscitlanain, ex omni gaza secrete-
rai: ni repente, quasi augusilorc digntus loco, Capitolinae Veneri dedicavi!: ac proxima nocte somniavit speciali Fortu-
nae quercina, fraudatam se dono destinato, minantisque erepturam et ipsam quae dedisset.Quumque exterritus, luce prima
ad expiandum somnium,praemissi, qui rem divinam appararent, Tusculum excucurissel, nikil invenitpraeter tepidam m
ara [avtllam alraluinque iurta senem in catino vitreo thus tcnenlem, et in calice [telili merum. (Svetonio in Galba e. 18.)

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