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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0063
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L' A N T 1 C O T U S C U L 0

e nei successivi ingrandimenti si protrassero esse verso la parte meridionale del
dorso del colle. Sotto il pontificato di Paolo IN si dovette Frascati in miglior modo
stabilire e recingere con valide mura; perchè nel roverscio di una medaglia di que-
sto pontefice trovasi rappresentata la stessa città cinta da mura con sotto l'epigrafe
TVSCVLO . REST, con al di sopra scritto RVFINA, ed aggiuntavi la veduta della
villa con tal nome distinta. Questa medaglia, che fu coniata nel decimosesto anno
del pontificato di Paolo III, ossia nell'anno mille cinquecento cinquanta, si esibisce
delineata nella Tav. II; perchè serve d'importante documento al ristabilimento del
nuovo Tusculo, denominato Frascati. Le mura anzidette non si stendevano al di
sopra della piazza di s. Pietro; perciò tutte le fabbriche che si trovano erette verso
il monte, corrispondevano fuori di tal cinta. La città era così costituita dalla sola parte
che sussiste inferiormente alla detta piazza, e che corrisponde intorno alla Rocca
ed alla vecchia cattedrale di s. Rocco, come si trova ancora indicata nelle figure
clie inserì il Rircherio nella sua opera. La più ragguardevole fabbrica di questa città
è la chiesa cattedrale di s. Pietro, che venne sostituita a quella di s. Rocco con
architettura di Carlo Fontana, e che fu cominciata nel pontificato d'Innocenzo XII
e terminata sotto Clemente XI nell'anno mille settecento, come lo dichiara la iscri-
zione che leggesi sulla fonte dell'edifizio.

La città di Frascati divenne successivamente in egual modo rinomata per le ville
dei signori di Roma, come lo era l'antico Tusculo; perciocché ora si ammirano vaste e
sontuose fabbriche a tale particolar uso destinate. Una delle più antiche ville di Fra-
scati è l'anzidetta che venne detta Rufina per essere stata stabilita da mons. Filippo
Rufini sotto il pontificato di Paolo III. Nel seguito passò in possesso dei signori
Falconieri, i quali la fecero maggiormente decorare con architettura del Borromini.

Superiore in vastità di fabbrica a tutte le ville erette nei d'intorni di Frascati,
è quella che dicesi volgarmente Mondragone. Trovasi però questa villa situata nel
territorio di Monte Porzio, e fu stabilita primieramente dal cardinal Marco Sittico
Altemps ad insinuazione di Gregorio XIII, il quale fece costruire la parte media della
fabbrica. Venendo poi ridotta da Paolo V a servire di villeggiatura per se e per la sua
corte, si aggunsero con poco ordine nei lati altre fabbriche, colle quali si racchiuse
nel mezzo un ampio cortile. Vi ebbero parte nella sua architettura il \ansanzio
detto il Fiammingo ed il Ponzio che fece costruire il portico. Si ammira poi di par-
ticolare un portico interno, che dicesi volgarmente essere architettura del Vignola:
ma senza alcun documento che contesti questa opinione. Il possesso di questa villa
venne poscia concesso ai principi Borghese con i terreni annessi.

Alla stessa villa Mondragone si congiunse quella denominata Taverna dal car-
dinal di egual nome che primieramente la stabilì, e detta poscia Borghesiana dalla
famiglia Borghese che venne a possederla dipoi e che maggiormente l'ampliò ag-
giundovi nove fabbriche e portici nei lati in modo da poter servire a tutti i comodi
della villeggiatura di quei grandi principi. Essa fu architettata da Girolamo Rinaldi
e si trova essere pure compresa nel territorio di Monte Porzio, quantunque si stenda
sino assai da vicino alle fabbriche della città di Frascati.

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