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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0068
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PARTE II. TOPOGRAFIA GAP. I.

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parenti di lui, e non una particolare via municipale quale solo poteva essere quella
che comunicava tra il Tusculo ed il monte Albano. D'altronde appare chiaro essere
stato differente il luogo ove Coriolano pose la prima volta gli alloggiamenti presso
le fosse Cluvilie, da quello poscia occupato lungo la via Tusculana ; perchè le dette
fosse si dimostrano da Dionisio essere state distanti da Roma quaranta stadii cioè
cinque miglia (6) ; mentre a trenta soli stadii si trattenne Coriolano secondo le
esposte autorità e come da Dionisio venne attestato. Una tale diversità trovasi pure
contestata neh'indicare la posizione del tempio della Fortuna Muliebre; percioc-
ché si disse eretto nel medesimo luogo ove le donne romane ottennero da Corio-
lano l'allontanamento dell'esercito volsco ch'egli aveva condotto vicino a Roma,
e quel luogo secondo l'autorità di Valerio Massimo corrispondeva al quarto miglio
della via Latina (7). Siccome poi la indicata via Tusculana presso a Roma doveva
seguire assai da vicino la via Latina; cosi si viene a conoscere dalle cose esposte
che il luogo in cui Coriolano pose per la seconda volta gli alloggiamenti doveva
trovarsi nello spazio posto tra la via Tusculana e la Latina alla distanza di circa
quattro miglia da Roma; e così si trova concordare la indicazione data da Dionisio
ai trenta stadii della via Tusculana con quella delle quattro miglia in cui fu eretto
il detto tempio della Fortuna Muliebre. Ed anzi osservando che la via Tusculana
doveva palesemente uscire dalla porta Celimontana, che si trovava più da vicino
al detto luogo, si viene a confermare la distanza dei trenta stadii indicata da Dio-
nisio, la quale corrisponde a tre miglia e tre quarti; mentre la via Latina, avendo
principio dalla porta Capcna, che era posta più verso la parte centrale di Roma,
doveva percorrere una maggior distanza per giungere al suddetto luogo ; laonde
trovasi assai bene concordare la misura dei quattro miglia indicata per la situa-
zione del tempio della Fortuna Muliebre. A conferma inoltre della singolare par-
tenza da Roma della via Tusculana, è da osservare che esisteva la porta Celimon-
tana nella cinta delle mura di Servio Tullio, alla quale venne poscia sostituita
l'Asinaria nel recinto Aureliano, ch'era situata precisamente verso tale parte, e
che può credersi essere stata aperta a solo motivo di avere una più breve comuni-
cazione col Tusculo. Quindi la sussistenza della via, che doveva essere a tale effetto
praticata, viene contestata da quel grande sepolcro rotondo che volgarmente si
dice Monte del grano e che credesi essere stato di Alessandro Severo, il quale
doveva trovarsi situato precisamente lungo la indicata via Tusculana. Percorrendo
la direzione che teneva questa via, si trova dopo di aver traversato l'acquedotto
delle acque Claudia ed Aniene nuova che il suddetto luogo, in cui Coriolano pose
la seconda volta gli alloggiamenti alla distanza di trenta stadii dalla porta Celi-

(6) Ivvc&w òfióys, vai y.xrccjzpaToncfìcòovtca Tsirapotxovra axctdicvi rijg'Paij:/!; à-.oa^évicg. {Dion.Lib.III.cA.)

(7) Fortuna* eìittm Muliebri» simulacrum, quoti est via Latina ad quartum milliarium, co tempore cum aede sua con-
secratum, quo Coriolanum ab excidio Urbis maternae preces repulerunt, non temei; sed bis locutum constitit his verbis:
Rite me matrona* vidistis, ritequt dedicasti*. ( Valerio Massimo Lik I. r. 8.) Rispetto al medesimo tempio della For-
tuna Muliebre si vegga Dionisio (Lib. Vili. e. 10.) e Plutarco in Coriolano.
 
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