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I

magmi dei uei


nascono alle volte i figliuoli nel settimo mese, che e a ki igitopoilo^
& fa quasi tèmpre il parto più facile . Et per questo lo chiamauana
ali'faora,& la pregauano nominandola Lucina, quasi che tosto, &
senza pencolo della madre facesse vseire il parto già maturo in luce «>
Ma le fauole hanno detto, che Diana era chiamata dalle donne ne i
parti socto il nome di Lucina, perche vseita che ella fu del ventre di
Latona sua madre, le si voltò subito, & tutta snella, e destra l'aiutò
a partorire il fratello Apollo , come che la pregassero, che vseisse col
Nume Clio a dare loro l'aiuto, che ella diede già alla madre con ìtj
proprie mani. Ne fu intesa Diana solamente sotto il nome di Luci*
na, ma Giunone ancora, come si vede nella sua imaginc » Et alcuni
hanno detto, che non fu quella, né questa, ma che fu certa remina,
la quale venne fin da gli Hiperborij monti in Delo per aiutare Lato-
na a partorire; Se chequindi il sparse poi il nomesuo in modo, cho
fu adorata quasi per tutto, & hebbe tempij, altari, e simulacti, co-
me gli altri Dei : innanzi alli quali bisognò, che d\^ fossc, poscia~»
che gli aiutaua a naseere. Et così pare 3 che s'intendesse vn Licio
poetaci!quale, comcriferisee Pausania,in certi ninni,che ei fece
a quefta Dea, la dine edere stata sino innanzi a Saturno, & le diede
certi nomi, per li quali si potrebbe anco facilmente credere, che ella
foìTe stata vna delle Parche; perche queste haueuano parimente che
fare affai nel naseimento humano, come vederemo, quando si ragio-
nerà di loro. Ma lasciando cercare ad altri, chi ella fusse, ò donde-»
Simulacri di venisse questa Dea Lucina, dichiamo de' suoi simulacri, li quali era-
no tenuti sempre tutti coperti da gli Atheniesi però solamente, come
serine Pausania« Onde appretto di costoró la ftatoa di Lucina potè-
uà così essere vn pezzo di legno, òdi altra materia senza figura alcu-
na , come forviato in donna, ò in altra cosa,, poi che siaba sempre.*
coperta, ne R vedeuamai. Incerta parte dell'Achaia fu vn tempio
di questa Dea molto antico, con vn fìmulacro tutto di legno, fuori
che la faccia, la quale era tale, che potetia rappresentare Diana ; le
mani, & i piedi erano di marmo, & lo copriua tutto vn velo sotti le
di lino, da quelle parte in fuori, che erano di marmo. le quali figlia-
no seoperte. L'vna delle mani era difiesa, senza alcuna cosa, & vi
hauerebbono ben potuto mettere vna chiane, perche Festo serine,
che la soleuano donare gli antichi alle donne mostrando con quefta
( che è stromento da aprire ) che desiderauanoloro vn parto hci\Q~>, -
&piaceuole,percheaprendosibenelavia al bambino,quando ha
da naseere ,egli sé ne esee senza dare tormento alla madre : ma for-
sè, che volsero mostrare il medesimo con quella mano di Lucina-»
distesa,& aperta. L'altra portaua vna facelia ardente, la qualemo-
straua,ouero che le donneai partorire sentono granirmi dolori, che
le stringono.così $ come il fuoco stringe tutto ciò 3 a che si appiglia >
onero

.ucina»

Vd\o i

faceliina in
mano di
Diana,

li






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