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P ROEMIO
ALLA. VITA DI ZEUSI.
COn tanta precisione e oltre al solito Plinio segnò Van-
no in che Zeusi condusse la pittura ad una glo-
ria grande-, cioè il quarti dell' Olimpiade novdntesima-
quinta, che pare non rimanga luogo a dubbj . Eppure se
si attendano le parole di Quintiliano (lib.xii. c. io.) il quale
ne assegna Vetà intorno ai tempi Peloponnesiani, degli an-
ni prima quegli avrebbe esercitato con fama la pittura:
poiché la guerra del Peloponneso finì nell' Olimpiade novan-
tesimaterza . Suida scrive che Zeusi fu coetaneo d' Isocra-
te che [ nacque neW Olimpiade ottantesimasesta ; onde se
quegli alV anno quarto solamente della novantesimaquinta
fosse entrato ad occupare la gloria di gran maestro, ciò
sarebbe accaduto intorno all'età sua di cinquant1 anni ; do-
po la quale nè tante importanti opere che egli fece, nè
tanta energia in esse dimostrata gli converrebbero gran fat-
to. E' vero altresì che Plinio stesso riprova V opinione di
coloro che ciò riferiscono all' Olimpiade ottantesimanona ;
ma ammessa la prima- e costante opinione di esso, cade
da se quella di altri , i quali danno luogo a Parrasio nelV
Olimpiade novantesimaquinta., quantunque egli pochissimi
anni dopo fiorisse come vuole il citato Quintiliano : Post
Zeuxis atque Parrhasius non multimi state distantes.
. Il Dati ( inf. pag. 22. ) scrive: „ Nè si creda a colo-
„ ro che falsamente lo pongono 24 anni avanti , quando
„ saria di necessità che fossero vivuti De'mofilo /merco e
„ Nesea di Taso, dubitandosi' di qual di lóro egli fosse
,, scolare ,, •• e così ha il testo Pliniano : A quibusdani
falso in oclogesimanona Olympiade positus,' cuni fuisse
necesse est Demophilum &c. : dal che si vede che Plinio
pone per cosa certa la fama di Demofilo e di 'Nesea nèW-
Olimpiade 89., volendo con ciò confutare come falsa V opi-
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P ROEMIO
ALLA. VITA DI ZEUSI.
COn tanta precisione e oltre al solito Plinio segnò Van-
no in che Zeusi condusse la pittura ad una glo-
ria grande-, cioè il quarti dell' Olimpiade novdntesima-
quinta, che pare non rimanga luogo a dubbj . Eppure se
si attendano le parole di Quintiliano (lib.xii. c. io.) il quale
ne assegna Vetà intorno ai tempi Peloponnesiani, degli an-
ni prima quegli avrebbe esercitato con fama la pittura:
poiché la guerra del Peloponneso finì nell' Olimpiade novan-
tesimaterza . Suida scrive che Zeusi fu coetaneo d' Isocra-
te che [ nacque neW Olimpiade ottantesimasesta ; onde se
quegli alV anno quarto solamente della novantesimaquinta
fosse entrato ad occupare la gloria di gran maestro, ciò
sarebbe accaduto intorno all'età sua di cinquant1 anni ; do-
po la quale nè tante importanti opere che egli fece, nè
tanta energia in esse dimostrata gli converrebbero gran fat-
to. E' vero altresì che Plinio stesso riprova V opinione di
coloro che ciò riferiscono all' Olimpiade ottantesimanona ;
ma ammessa la prima- e costante opinione di esso, cade
da se quella di altri , i quali danno luogo a Parrasio nelV
Olimpiade novantesimaquinta., quantunque egli pochissimi
anni dopo fiorisse come vuole il citato Quintiliano : Post
Zeuxis atque Parrhasius non multimi state distantes.
. Il Dati ( inf. pag. 22. ) scrive: „ Nè si creda a colo-
„ ro che falsamente lo pongono 24 anni avanti , quando
„ saria di necessità che fossero vivuti De'mofilo /merco e
„ Nesea di Taso, dubitandosi' di qual di lóro egli fosse
,, scolare ,, •• e così ha il testo Pliniano : A quibusdani
falso in oclogesimanona Olympiade positus,' cuni fuisse
necesse est Demophilum &c. : dal che si vede che Plinio
pone per cosa certa la fama di Demofilo e di 'Nesea nèW-
Olimpiade 89., volendo con ciò confutare come falsa V opi-
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