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https://doi.org/10.11588/diglit.12299#0319
s66
ALCIMAGO ED ALTRI. . .
ALcimaco anch' esso fu celebre pittore , principalmen-
te per aver dipinto Diosippo Pancraziaste, il qua-
le nei giuochi Olimpici riportò la vittoria senza far uso
della polve, siccome con essa trionfò ne'giuochi Ne'mei.
Bularco è a parer mio uno de' celebri maestri dell'
antica scuola Greca, il quale per testimonianza di Pli-
nio (i) fioriva con grandissima riputazione al tempo di
Romolo. li medesimo Plinio (2) lodando alcuni uomini
famosi dell'antichità e l'esorbitante prezzo dato da Ai-
talo da Cesare Dittatore e da Candaule per alcuni
quadri rari, accenna il soggetto di quello di Bularco
che era la sconfitta dei Magneti; e per farne rilevare
il prezzo aggiunge che la tavola non era di mezzana
grandezza: Piffuram Magnetum exitii, haud inediocris spa-
ili , pari rependit auro . Lo storico nel luogo superiormen-
te citato parlando dell'età dell'arte greca, dice.- „ E'
;", fuor di dubbio che la pittura di Bularco, ov' era
,, rappresentata la battaglia de'Magneti, da Candaule
Re di Lidia ultimo degli Eraclidi, il quale anche l'vlir-
,, silo era chiamato comunemente, fu pagata a peso
,, d'oro. In tanto pregio fin d'allora tenuta era l'arte.
Ciò dovette accadere intorno all'età di Piomolo; poi-
„ che Candaule morì neli' Olimpiade decimottava o,
,i come altri vogliono, nell'anno stesso di Romolo, con
„ manifesto merito e perfezione dell' arte fin d'allora ,, .
Ma di ciò altrove,
Ctesiloco fu discepolo di Apelle, e si fece conosce-
re per una sua pittura che rappresentava Giove mitrato
parturiente Racco, e mostrando gemere donnescamente m
mezzo alle Dee che gli facevano da levatrice. Con ra-
di Pliti lìbtnxxv. c. 10.
(2) Lib. vii. c. 38.
ALCIMAGO ED ALTRI. . .
ALcimaco anch' esso fu celebre pittore , principalmen-
te per aver dipinto Diosippo Pancraziaste, il qua-
le nei giuochi Olimpici riportò la vittoria senza far uso
della polve, siccome con essa trionfò ne'giuochi Ne'mei.
Bularco è a parer mio uno de' celebri maestri dell'
antica scuola Greca, il quale per testimonianza di Pli-
nio (i) fioriva con grandissima riputazione al tempo di
Romolo. li medesimo Plinio (2) lodando alcuni uomini
famosi dell'antichità e l'esorbitante prezzo dato da Ai-
talo da Cesare Dittatore e da Candaule per alcuni
quadri rari, accenna il soggetto di quello di Bularco
che era la sconfitta dei Magneti; e per farne rilevare
il prezzo aggiunge che la tavola non era di mezzana
grandezza: Piffuram Magnetum exitii, haud inediocris spa-
ili , pari rependit auro . Lo storico nel luogo superiormen-
te citato parlando dell'età dell'arte greca, dice.- „ E'
;", fuor di dubbio che la pittura di Bularco, ov' era
,, rappresentata la battaglia de'Magneti, da Candaule
Re di Lidia ultimo degli Eraclidi, il quale anche l'vlir-
,, silo era chiamato comunemente, fu pagata a peso
,, d'oro. In tanto pregio fin d'allora tenuta era l'arte.
Ciò dovette accadere intorno all'età di Piomolo; poi-
„ che Candaule morì neli' Olimpiade decimottava o,
,i come altri vogliono, nell'anno stesso di Romolo, con
„ manifesto merito e perfezione dell' arte fin d'allora ,, .
Ma di ciò altrove,
Ctesiloco fu discepolo di Apelle, e si fece conosce-
re per una sua pittura che rappresentava Giove mitrato
parturiente Racco, e mostrando gemere donnescamente m
mezzo alle Dee che gli facevano da levatrice. Con ra-
di Pliti lìbtnxxv. c. 10.
(2) Lib. vii. c. 38.