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Della Valle, Guglielmo
Vite dei pittori antichi greci e latini — Siena, 1795 [Cicognara, 2385]

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https://doi.org/10.11588/diglit.12299#0258
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MELANTO

SE Melante non avesse altro merito, che di essere sta-
to allievo della migliore scuola di pittura, nel tem-
po che questa salì in Grecia al sommo grado di per-
fezione, egli meriterebbe un luogo distinto in queste
Vite. Ma poiché ebbe così propizia la sorte, che Pan-
filo gli fu maestro e Apelle collega , convenendo gli
scrittori con Quintiliano nell' assicurarci che egli meri-
tamente fu uno dei quadrumviri, le pitture dei quali
per l'eccellenza valevano un paese ognuna, ragion vuo-
le, che del nome di lui si faccia memoria particolare.-
e per non ripeter qui il già detto nelle vite d'Apelle
d' Échione e di Nicomaco suoi condiscepoli in Sicionej
della celebre quadriga da esso dipinta ad Aristrato, nel-
la quale per appagar l'impazienza di questo Tiranno
si valse dell'opera de'suoi colleghi (opera perciò sin-
golare, e da Arato Serissimo nemico di Aristrato quasi
contro sua voglia conservata), ricorderò a chi-legge
queste carte, essersi Arato colle pitture di costui, ap-
presso Tolommeo Re dell'Egitto spedite, molto utile ed
onore acquistato anche fuori della Grecia. Ne della par-
te sua privato rimase Melanto, il quale egregia som-
ma di danaro ne ricavò ed onori particolari; per le qua-
li cose concorse a rinfrancare la patria ; partecipando
delle meritate lodi che ne conseguì Arato, come ab-
biamo dalla vita che ne scrissero Plinio ed altri.

F. G. D.
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