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Gargiulo, Raffaele
Cenni sulla maniera di rinvenire i vasi fittili Italo-greci, sulla loro costruzione, sulle loro fabbriche piu distinte, e sulla progressione e decadimento dell'arte vasaria — Neapel, 1843

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https://doi.org/10.11588/diglit.18833#0023
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(19)

vuol sostenere, senza un soddisfacente appoggio, che que-
st'arte fu introdotta dagli Etrusci o Pelasgi, ma ciò non
facendo oggetto al nostro proposito, lo lasciamo agli eru-
diti definirlo con più assodato fondamento.

Luoghi prescelti dagli antichi per le fabbriche
deJ Vasi.

Per quanto è a nostra conoscenza sembra, che non
esiste notizia de'luoghi ne' quali gli antichi stabilirono le
fabbriche di stoviglie, e possiamo assicurare che nel lungo
giro delle nostre ricerche non abbiamo mai rinvenuto trac-
cia alcuna della loro esistenza, anche ne'luoghi ove mag-
gior copia di Vasi si sono rinvenuti. E poiché gli antichi
nulla trascuravano pel buon andamento delle loro opera-
zioni , ci siamo determinati di ricercar le argille nelle vi-
cinanze degli scavi che maggior quantità di vasi han pro-
dotto, ed in conseguenza di molte cure abbiam ritrovato
le cave dell' argilla , la quale dietro accurato esame ci
siamo assicurati esser la stessa di quella impiegata da-
gli antichi ; onde sembra chiaro che essi dovevano sta-
bilire le loro fabbriche nei luoghi più prossimi alle cave,
e che abbondassero di acqua, di legna e di tutt' altro oc-
corrente ad una manifattura di stoviglie. Giova in questa
occasione dar notizia di uno scavo nell'antica Cali, ora
Calvi, dove si son rinvenuti dei sotterranei che contene-
vano una immensità di terre cotte , la più parte di la-
voro romano , e poche di stile greco , consistenti in sta^
 
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