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Gargiulo, Raffaele
Cenni sulla maniera di rinvenire i vasi fittili Italo-greci, sulla loro costruzione, sulle loro fabbriche piu distinte, e sulla progressione e decadimento dell'arte vasaria — Neapel, 1843

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https://doi.org/10.11588/diglit.18833#0033
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(29)

so a poco simile a quello degli antichi , non potrebbe
supporsi che i componenti erano gli stessi?

Lo smalto che adoperano attualmente questi imita-
tori è composto di yarj minerali, cioè manganese, deu-
tossido di piombo o sia minio, litargirio, tasso, e bo-
race , e di altri ingredienti che i medesimi artisti ado-
perano secondo il bisogno , i quali dopo aver subito di-
verse azioni chimiche separatamente , poi si uniscono in
proporzioni le macinano con acqua in molino di duris-
sima pietra , riducendosi la materia assai lina e liquida.,
l'adoprano con piccolissima dose di gomma.

Maniera di dipingere i Vasi.

Varj dotti hanno pubblicato in diverse epoche eru-
dite opere sopra i vasi Italo-Greci (1) ; alcuni di essi
hanno fatto cenno delle manifatture di essi, ed han cre-
duto che questi fossero dipinti pria di dar loro la pri-
ma cottura- Una tale assertiva senza un solido appog-
gio da noi si oppugna per le seguenti ragioni. Primie-
ramente qual necessità esigeva che questi vasi fossero di-
pinti prima di cuocersi , i quali erano soggetti a rom-
persi perchè eccessivamente fragili , e non dopo cotti per

(1) Vedi Hamilton , Millin , Millingen , Gherardo de Rossi, e le due
lettere del Canonico Andrea de Jorio al signor Cav. Matteo Galdi sul me-
todo degli antichi nel dipingere i Vasi, e sulle rappresentanze de' più inte-
ressanti del Real Museo. E l'altra opera de' Vasi greci comunemente chia-
mati Etruschi, delle lor forme e dipinture , dei nomi ed usi loro in ge-
nerale , ec. (In Palermo - Dalla Pieale Stamperia 1823. ).
 
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