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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Sogliano, Antonio: L' epigrafe di P. Plozio Faustino
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0315

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557

l'epigrafe di p. plozio faustino

558

I.

'Eni vndxwv A. 'AxsiXJov 2xqà^wvog

xal 2t"gxov NsQavi'ov Kam'xwvog, órjfiaQ-

%ovvxog 'Eqsvvi'ov Mvìfiiijqoq, irj ngò xaX(avówv)
'Oxxwfiolwv yqa(fojiév{(ff) naQtjtiav
'IovXiog 'AnoXXivdqig, Joiuxiog 'Affiaxixóg,
'IovXiog IlQÓxXog 'AQz[£i.uówQog?j'

ttsqI ov nqodavrjvsyxsv xoìg sv TCQoo'xXrjxw
'IovXiog A'siov'iavòg ò àvxàqywv, ntql xovxov
xov nQay^iaxog ovxwg svrjQéatrjffev, slffrj-
yovfis'vwv TTjV yvwpirjV twv sv 7tqo<Sxhqx{r<>y

xul GvvnaBi'ag %àqiv xal fivnfitjg òifsiXofjié-
vrjg roìg o"s/ivwg §iwtìatìl, rfjg sx twv £wvxwv
xsipLrfi jj nóvrj naQa/ivtìt'a tov §lov rr]v vtìrà-
TTjV rjiiiqav TtaQrjoQovo'à (so"xì), [laXiaO' oxav iig
/xstù TTjg xwv xqònwv insixsiag xal xrjv ini
xìjg nazQióog <piXoxei/.u'av xaxà tò ówaxòv

IL

nuqàdill i wtìnsq xal TlX\jóxiog~\
(Pavffxtìvog xsqdo'ttg xrt \rwv xqó-~\
nwv iqrpxòxrni xal i\_ijV xwv nqayfid-^
xwv ntniffn-viu'roi^V (fitXoxi/.u'av ?J
(fdoveqw Saifiovi, tìvv^xvymvf\
twv nsnsiqaxóxwv x[axà xò òvva-~\
xòv iiaqxi'Qiag a^ióg\J(Jxi' tfVfinaOom'-fJ
xeg elg xò xrjóog avx\oì> Xi^avwxov 2.]
i ùnoaxsXXtiv èyv\juxtt(H£V, xal i1-oóià-~^

£stv èn(i)xQtnovi\jg?.........slg xi}-~\

ósfav ài'óofisv \rònov, ov àv ol nQodiqxov-~\
xsg avxov 0(w)i[Y«f ixxòg twv isqwv^

rj fi€[uab\to)fié\j'tov xónwv, f.iìjxovg noówv____

xal nXàxovg n\_odwv.................

qo^lSVOl xò tu]........................

firjòè twv xaT........................

L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)

È dunque uno ip^gia/ia della §ovXrt di Napoli in-
torno alle onoranze da rendere al defunto P. Plozio
Faustino ; e se mai può essere commendevole la vanità
dei superstiti, questo appunto ne sarebbe il caso, poiché
per essa possediamo una importante serie di titoli se-

polcrali napoletani ('), contenenti decreti, dai quali
solamente viene finora un raggio di luce sulla costi-
tuzione municipale di Napoli nell'epoca romana.

La qualità dell'ufficio sostenuto dal defunto, il te-
nore dell'elogio, o, come oggi si direbbe, della moti-
vazione delle onoranze, e le onoranze stesse, che sono
le più ovvie, quali i funerali a pubbliche spese e il
luogo della sepoltura, inducono a ravvisare in P. Plozio
Faustino un cittadino assai più virtuoso che illustre.
Essendo i Napoletani ascritti alla tribù Maecia (2),
è da ritenere che il nostro Plozio, il quale era della
tribù palatina), benché nato in Napoli, abbia appar-
tenuto ad una famiglia non napoletana di origine. Che
i Plozii poi si fossero trapiantati in Napoli, viene
attestato non solo dalla nostra epigrafe, ma anche
dalla lapide votiva di P. Plozio Glycero (3), dal titolo
sepolcrale di P. Plozio Sabino (4) e da un'altra iscri-
zione frammentata (5). L'ufficio sostenuto dal defunto
fu di scriba publicus Nea,politan{orum) aedilicius,
che nella nostra epigrafe è enunciato in modo così
compiuto, perchè si potesse distinguere dagli uffici omo-
nimi con altra destinazione. Infatti in un altro titolo
napoletano (fi), del pari bilingue, un tal Corneliano si
chiama semplicemente scriba, e non è a dubitare che
qui, come in molti altri casi simili, si tratti di uno
scriba rei publicae Neapolitanorum, ovvero scriba
Neapolitanorum o Neapolilanus, o finalmente scriba
publicus, come il confronto delle lapidi insogna. Benché
gli scribae, qualunque ne sia la destinazione, vadano
classificati tra gli officiales e non già fra gli honorati,
tuttavia lo scribato era sostenuto da uomini liberi e
di onesti natali (7) ; e le testimonianze letterarie ed
epigrafiche (8) dimostrano che agli scribae non fosse
sempre preclusa la via degli honores. Fra lo prime
mi basti ricordare il famoso scriba oraziano, diventato
pretore di Fundi; e fra le seconde, per non uscire

(0 G. I. Gr. Ili n. 5836 (= Kaibel, op. cit. n. 758), 5838
(= Kaibel, n. 760) e 5843 (= Kaibel, n. 757) : aggiungasi anche
il n. 5799 (= Kaibel, add. n. 756 a), che il Franz a torto an-
novera tra le iscrizioni onorarie. Cfr. C. /. L. X n. 1489 e 1490.

(*) Cfr. C. I. L. X p. 171.

(3) G. I. Gr. Ili add. n. 57903 (= Kaibel, n. 717).
0») Notine d. scav. 1884 p. 361.
(5) G. I. L. X n. 1514.

(«) G. I. Gr. Ili n. 5820 (= Kaibel, n. 803) -.C.I.L.Xn. 1494.
0) C. I. L. IX p. 791 e X p. 1160.
(8) Forcellini-De-Vit, v. scriba.
 
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