IL FONDATOKE
DELLA BASILICA DI S. ANDREA SULL'ESQUILINO
(Tav. VIII-IX)
L'argomento di cui intendo ragionare in queste pagine po-
trebbe sembrare forse di poca entità, non trattandosi di altro
che di correggere, mediante un nuovo documento epigrafico, la
lezione di un nome proprio del basso impero. Non mi sembra
però inutile di proporre questa correzione ai lettori del Bullet-
tino, perchè il personaggio di cui ragioneremo è il fondatore
di uno dei più antichi ed interessanti santuari della Eoma cri-
stiana, e perchè la nuova epigrafe collega il nome di lui alla
storia di uno dei più insigni edifìzj della Eoma pagana.
A tutti i cultori dell'archeologia cristiana sono note le belle
monografìe del sommo de Eossi (Bull, di archeol. crisi. II, 2,
1871, p. 5-64) e del eh. Marucchi (Bull, di ardi, comunale,
1893, p. 89-104) sulla basilica Esquilina di Giunio Basso, de-
dicata poi a S. Andrea e chiamata Catabarbara Patricia.
Tutti sanno come la storia dell'edifizio fu rischiarata di nuovi
ed inaspettati lumi dal chmo maestro: ed in ispecie come egli
coll'ajuto della sua ammirabile conoscenza delle fonti scritte e
grafiche sui monumenti della Eoma cristiana, riuscì a spiegare
per la prima volta la grande e importante iscrizione metrica,
che decorava l'abside della chiesa suddetta. Questa iscrizione
distrutta prima del sec. XVIII0 conteneva la dedica dell'edifizio
già profano allorché venne consecrato al culto cristiano, ai tempi
del papa Simplicio (468-483). Ai dotti precedenti era rimasto
DELLA BASILICA DI S. ANDREA SULL'ESQUILINO
(Tav. VIII-IX)
L'argomento di cui intendo ragionare in queste pagine po-
trebbe sembrare forse di poca entità, non trattandosi di altro
che di correggere, mediante un nuovo documento epigrafico, la
lezione di un nome proprio del basso impero. Non mi sembra
però inutile di proporre questa correzione ai lettori del Bullet-
tino, perchè il personaggio di cui ragioneremo è il fondatore
di uno dei più antichi ed interessanti santuari della Eoma cri-
stiana, e perchè la nuova epigrafe collega il nome di lui alla
storia di uno dei più insigni edifìzj della Eoma pagana.
A tutti i cultori dell'archeologia cristiana sono note le belle
monografìe del sommo de Eossi (Bull, di archeol. crisi. II, 2,
1871, p. 5-64) e del eh. Marucchi (Bull, di ardi, comunale,
1893, p. 89-104) sulla basilica Esquilina di Giunio Basso, de-
dicata poi a S. Andrea e chiamata Catabarbara Patricia.
Tutti sanno come la storia dell'edifizio fu rischiarata di nuovi
ed inaspettati lumi dal chmo maestro: ed in ispecie come egli
coll'ajuto della sua ammirabile conoscenza delle fonti scritte e
grafiche sui monumenti della Eoma cristiana, riuscì a spiegare
per la prima volta la grande e importante iscrizione metrica,
che decorava l'abside della chiesa suddetta. Questa iscrizione
distrutta prima del sec. XVIII0 conteneva la dedica dell'edifizio
già profano allorché venne consecrato al culto cristiano, ai tempi
del papa Simplicio (468-483). Ai dotti precedenti era rimasto