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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 5.1899

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Crostarosa, Pietro: Scoperte in S. Cecilia in Travestere
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https://doi.org/10.11588/diglit.17405#0268

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262

P. CROSTAROSA

Questa nobilissima fanciulla, che porta i più grandi nomi
di cui una romana potesse menar vanto, sembra figlia di una
Pompea Attica e di un Ottavio Ceciliano del quale è memoria
in un frammento rinvenuto fra le macerie ingombranti la cripta
di s. Cecilia. Se queste due memorie, entrambi della fine del
secolo IV, si ravvicinano ad altri frammenti della stessa epoca,
se ne può dedurre che Ottavi Ceciliani di stirpe chiarissima in
quel secolo furono sepolti nel principale santuario del cimitero
di Callisto e presso s. Cornelio e le cripte di Lucina.

Anteriormente è ricordata un'altra nobile Ceciliana in un
meschino avanzo appartenente forse al secolo II, e un Lucio
Cecilio è nominato in un frammento di lapide cemeteriale se-
polto nel piano più profondo delle cripte.

Il Melchiorri e il Visconti 1 affermano che i Cecilii pos-
sedettero sepolcreti alla destra della via Appia: e sulla scorta
di tanti indizi non sarà difficile riferire a un Cecilio Massimo
l'iscrizione del coperchio delineato dal de Eossi alla tavola
XXXI n. 5 della 'Roma Sotterranea (voi. I) e stabilire che i
Ceciliani chiarissimi del secolo IV si collegano ai Cecilii chia-
rissimi del III, e che la chiarissima fanciulla Ceciliana giacque
vicino a un Cecilio chiarissimo fanciullo, più antico di lei al-
meno di un secolo e che in fine, quando pur non si voglia am-
mettere che questi sia stato cristiano, come invece sembra ma-
nifesto, i Cecilii o Ceciliani sepolti nel cimitero di Callisto e
nelle cripte di Lucina, si rannodano ai Cecilii pagani, i cui
monumenti quel suolo medesimo ci ha restituito.

D'altra parte si può pure ritenere che alcuni degli illustri
patrizi sopra ricordati sono da ravvicinare al P. Cecilio Allenio
Fausto Massimo Severiano. uomo chiarissimo, a cui è dedicata
una base del Museo Capitolino; e appare fondatissimo che il

1 Effemeridi letterarie romane (fase. XXIII, p. 198 e segg.).
 
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