Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 20.1914

DOI Artikel:
Orsi, Paolo: Iscrizioni cristiane di Tauriana nei Bruzzii
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19828#0011

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ISCRIZIONI CRISTIANE DI TAUR1ANA NEI BRUZZl]

(Tav. I)

Di Taurianum o Tauriaitu, città greca di fondazione pro-
babilmente reggina, sulla costa tirrenica dei Bruzzii, si conosce
la ubicazione approssimativa, manca però qualsiasi tentativo
di esplorazione sistematica del suolo. Posta allo sbocco del
fiume Petrace o Marro (l'antico Metaurus), e precisamente
sulla terrazza, alta, sicura e pittoresca, che si stende alla sua
sinistra, fra questo ed il mare, nel triangolo S. Faustino-Ter-
renere, M. Terzo e M. Traviano, essa conservò attraverso i
secoli ricordo del nome e del sito nell'ultima delle anzidette
designazioni toponomastiche. Non è mio proposito trattare
qui della città greca, che dovette essere piccolissima, ed ebbe
più che altro importanza militare, siccome quella che dalla
sua buona posizione, appoggiata alle spalle alle formidabili
posizioni di M. S. Elia, fronteggiava le opposte cittadine
locresi di Metauria (Gioia Tauro) e Medina (Rosarno). erette a
presidio della magnifica e feracissima piana di Gioia, oggi
ancora una delle più belle e fertili di tutta l'Italia. Nulla del
resto sappiamo di Taurianum greca, nè della sua storia, nè
dei suoi monumenti. Ma a differenza delle due prossime città,
essa continuò a vivere fino alla decadenza romana, nella
quale anzi crebbe a ragguardevole centro cristiano, con sede
episcopale durata sino al 950, nel quale anno essa fu distrutta
dai Saraceni. Nominalmente, ma solo come tale, Vepiseopahis
Taurianae si protrae Uno al 1086, 1 nel quale anno esso viene
definitivamente aggregalo alla nuova diocesi di Mileto. perchè,

1 Mons. Taccone-Gallucci (Regesti dei rum. pontefici per le chiese
della Calabria, pag. 448) sogna la. traslazione della sede a Mileto un poco
dopo, nel 1093.
 
Annotationen