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Salmi, Mario: La pittura absidale di S. Sabina
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.19828#0161
LA PITTURA ABSIDALE DI S. SABINA 1
(Tav. Vili)
Questa pittura fu commessa, secondo il Fontana,2 nel 1559
dal card. Ottone Truchses a Taddeo Zuccari il quale certo
ne lasciò l'esecuzione ai suoi aiuti come fa pensare un esame
sommario, anche tenendo conto dei restauri da essa subiti nel
1638 e nel 1830.3 1 ricordi della chiesa ci dicono che venne
pagata 100 scudi4 dal committente il cui nome con la data si
legge tuttora a destra, alla base dell'arco trionfale: otho truchses
card. s. sa|bine absidem pingi curavit I an. d. MDLix. Come
in un gran drappo appeso all'arcone e svolgentesi nel semica-
tino, vi si vede rappresentato nel fondo (Tav.VIII) Cristo seduto
su di un monte circondato da apostoli e da santi fra i quali,
nel gruppo finale di destra, è riconoscibile S. Domenico; nel
gruppo di sinistra, S. Sabina e S. Serafia e, scrive il Berthier,
altre beate, figlie spirituali di S. Marcella, che si santificarono
nell'Aventino. Nel primo piano, gli agnelli mistici si abbeve-
rano al fiume che scende dal monte e ai due lati seggono un
papa ed un vescovo, mentre dietro ad essi adorano, inginoc-
chiati, un altro vescovo e un diacono. 5 Non occorre spender
1 Questo articolo è anche opportuno ora che si stanno tacendo nuove
indagini in questa insigne basilica dell'Aventino dal eh. Prof. A. Munoz
(Nota della Direzione).
2 Raccolta delle migliori chiese di Roma e suburbane, Roma, 1838,
voi. I, pag. 22.
3 I. I. Berthier, L'église de Sainte-Sabine à Rome, Roma, 1910,
pag. 356 e seg.
4 Berthier, op. cit., pag. 357.
5 li Berthier, op. cit., pag. 357. vorrebbe identificare il papa con S. Ales-
sandro (il corpo del quale è sepolto nella basilica) e il vescovo che gli sta di
contro e il diacono, rispettivamente per S. Evenzio e S. Teodulo. Per il
(Tav. Vili)
Questa pittura fu commessa, secondo il Fontana,2 nel 1559
dal card. Ottone Truchses a Taddeo Zuccari il quale certo
ne lasciò l'esecuzione ai suoi aiuti come fa pensare un esame
sommario, anche tenendo conto dei restauri da essa subiti nel
1638 e nel 1830.3 1 ricordi della chiesa ci dicono che venne
pagata 100 scudi4 dal committente il cui nome con la data si
legge tuttora a destra, alla base dell'arco trionfale: otho truchses
card. s. sa|bine absidem pingi curavit I an. d. MDLix. Come
in un gran drappo appeso all'arcone e svolgentesi nel semica-
tino, vi si vede rappresentato nel fondo (Tav.VIII) Cristo seduto
su di un monte circondato da apostoli e da santi fra i quali,
nel gruppo finale di destra, è riconoscibile S. Domenico; nel
gruppo di sinistra, S. Sabina e S. Serafia e, scrive il Berthier,
altre beate, figlie spirituali di S. Marcella, che si santificarono
nell'Aventino. Nel primo piano, gli agnelli mistici si abbeve-
rano al fiume che scende dal monte e ai due lati seggono un
papa ed un vescovo, mentre dietro ad essi adorano, inginoc-
chiati, un altro vescovo e un diacono. 5 Non occorre spender
1 Questo articolo è anche opportuno ora che si stanno tacendo nuove
indagini in questa insigne basilica dell'Aventino dal eh. Prof. A. Munoz
(Nota della Direzione).
2 Raccolta delle migliori chiese di Roma e suburbane, Roma, 1838,
voi. I, pag. 22.
3 I. I. Berthier, L'église de Sainte-Sabine à Rome, Roma, 1910,
pag. 356 e seg.
4 Berthier, op. cit., pag. 357.
5 li Berthier, op. cit., pag. 357. vorrebbe identificare il papa con S. Ales-
sandro (il corpo del quale è sepolto nella basilica) e il vescovo che gli sta di
contro e il diacono, rispettivamente per S. Evenzio e S. Teodulo. Per il