IL SEPOLCRO PRIMITIVO DI VITTORH E SATIRO
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sepolcro di Vittore stava non solo nell'area cimiteriale ove
Ambrogio edificò la sua basilica, ma accanto a questa e pre-
cisamente in quel sacello annesso alla basilica ambrosiana,
che dicesi di S. Vittore in Ciel d'oro, dai mosaici a fondo d'oro
che lo adornano.
Due sono gli argomenti con i quali può dimostrarsi ciò con
assoluta certezza. Il primo argomento lo desumo dai mosaici
indicati, il secondo da un antico itinerario.
§ 1. - Argomento ' dei mosaici.
fi sacello di S. Vittore in Ciel d'oro è Ornato di mosaici i quali
sono attribuiti dagli archeologi, con comune consenso, al
secolo quinto.
Nella parete a sinistra di chi guarda l'abside del sacello
è rappresentato il vescovo Ambrogio fra i due martiri Ger-
vasio e Protasio; mentre a destra si vede il vescovo più
antico di lui Materno, collocato fra i Santi Naborre e Felice.
Nell'alto poi della volta vi è un busto virile barbato, posto den-
tro una corona con gli emblemi delle stagioni (pag. seg. tig. I).
Questo personaggio ha sospesa sul capo una corona e con
la mano destra sollevata stringe una croce monogrammatica,
mentre con la sinistra si regge innanzi al petto un libro
aperto su cui sta scritto Victor. 1 A destra di chi guarda, e
presso la spalla sinistra del personaggio, è rappresentata una
croce latina, che sembra appoggiata al suo braccio sinistro,
e questa croce è adorna di due circoli per far simmetria alla
forma della croce monogrammatica.2
' Alla croce monogrammatica è innestala la lettera H che accenna pro-
babilmente al nome del Salvatore.
2 lo convengo con Mons. Wilpert che i nomi sci-itti in queste due croci
panecihiae, ^austin) sieno i nomi di coloro che fecero adornare il sacello.
E forse quest'ultimo nome indurrebbe a pensare che questa fosse la basilica
chiamata di Fausta, la quale potrebbe essere stata chiamata così dal nome di
Una congiunta di quel Faustino.
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sepolcro di Vittore stava non solo nell'area cimiteriale ove
Ambrogio edificò la sua basilica, ma accanto a questa e pre-
cisamente in quel sacello annesso alla basilica ambrosiana,
che dicesi di S. Vittore in Ciel d'oro, dai mosaici a fondo d'oro
che lo adornano.
Due sono gli argomenti con i quali può dimostrarsi ciò con
assoluta certezza. Il primo argomento lo desumo dai mosaici
indicati, il secondo da un antico itinerario.
§ 1. - Argomento ' dei mosaici.
fi sacello di S. Vittore in Ciel d'oro è Ornato di mosaici i quali
sono attribuiti dagli archeologi, con comune consenso, al
secolo quinto.
Nella parete a sinistra di chi guarda l'abside del sacello
è rappresentato il vescovo Ambrogio fra i due martiri Ger-
vasio e Protasio; mentre a destra si vede il vescovo più
antico di lui Materno, collocato fra i Santi Naborre e Felice.
Nell'alto poi della volta vi è un busto virile barbato, posto den-
tro una corona con gli emblemi delle stagioni (pag. seg. tig. I).
Questo personaggio ha sospesa sul capo una corona e con
la mano destra sollevata stringe una croce monogrammatica,
mentre con la sinistra si regge innanzi al petto un libro
aperto su cui sta scritto Victor. 1 A destra di chi guarda, e
presso la spalla sinistra del personaggio, è rappresentata una
croce latina, che sembra appoggiata al suo braccio sinistro,
e questa croce è adorna di due circoli per far simmetria alla
forma della croce monogrammatica.2
' Alla croce monogrammatica è innestala la lettera H che accenna pro-
babilmente al nome del Salvatore.
2 lo convengo con Mons. Wilpert che i nomi sci-itti in queste due croci
panecihiae, ^austin) sieno i nomi di coloro che fecero adornare il sacello.
E forse quest'ultimo nome indurrebbe a pensare che questa fosse la basilica
chiamata di Fausta, la quale potrebbe essere stata chiamata così dal nome di
Una congiunta di quel Faustino.