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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 20.1914

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Salmi, Mario: La pittura absidale di S. Sabina
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https://doi.org/10.11588/diglit.19828#0166

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M, SALMI - LA PITTURA ABSIDALE DI S. SABINA

di papa Silicio (384-398), ci mostra Cristo seduto nel suggesto
e le figure che lo circondano disposte a circolo, ma in basso,
ed a differenza del nostro dipinto, ha un solo agnello mistico
sul monte.1 Non così è in uno dei due mosaici delle absidiole
di S. Gostanza (iv sec), rappresentante Cristo che dà la pace a
Pietro e a Paolo: vi sono i fiumi simbolici cui si abbeverano
quattro pecorelle, ciò che ricorda il simile motivo di S. Sabina,
dove però si vede un solo fiume e il numero delle pecore si
è fatto maggiore. 2 Nelle rappresentazioni musive posteriori
cambia la disposizione delle figure e cambia il soggetto nè
(a parte il buon argomento che ci fornì il De Rossi) potrebbe
affacciarsi l'ipotesi che l'originale donde deriva la pittura di
S. Sabina fosse dei tempi di Leone III o di Eugenio II, non
essendo possibile nessun termine persuasivo di confronto coi
mosaici di quello stesso sec. rx in S. Cecilia in Trastevere, in
S. Prassede e in S. Marco. Così dicasi per altre pitture o
mosaici posteriori, come quelli di S. Clemente (sec. xn) e quello
più tardi della vecchia basilica vaticana (del tempo di Inno-
cenzo 111), oggi distrutto ma conservatoci in un disegno; di
S. Giovanni in Laterano (in gran parte del 1290) e di S. Maria
Maggiore (1295). Concludendo dunque, se nella basilica di
S. Sabina, insigne per tante opere d'arte, non splende più il
mosaico onde fu adorna fin dall'origine nella conca absidale,
possiamo rivederne i principali elementi onde era composto
nella pittura comandata dal card. Truchses, rimasta, per un
caso felice, raro contributo del Cinquecento rinnovatore allo
studio dell'archeologia cristiana.

Mario Salmi.

1 Nei mosaici posteriori si vedrà in basso la sfilata delle pecore secondo
l'esempio di quello dei SS. Cosma e Damiano.

- Ciò mostra come si fosse smarrito nei tempi successivi il significato
dei simboli religiosi. Nei restauri apportati al vecchio mosaico è proba-
bile che i quattro fiumi fossero divenuti uno solo e si fosse accresciuto il
numero delle pecore da quattro a nove.
 
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