48 C. GRADARA
i due sarcofagi tomba comune l'uno di Elena e Costanzo Cloro,
l'altro di Costanza ed Annibaliano, perchè numerosissimi sar-
cofagi ancora esistono non solamente.cristiani, ma pure pagani
ed in essi la testimonianza delle due persone sepolte è data
non solo dalle dimensioni dell'urna, ma anche dai ritratti scol-
piti delle persone sepolte unite che ne possono far fede e dalle
iscrizioni che tolgono poi ogni dubbio. Del resto l'usanza si è
trasportata dai tempi antichi fino ai moderni. Un bell'esempio
è in un'antica iscrizione di Tolentino relativa a due coniugi cri-
stiani sepolti nella stessa urna: QVOS ■ PARIBVS • MERITIS
IVNXIT • MATRIMONIO • DVLCI | OMNIPOTENS ■ DOMINVS
TVMVLVS • CVSTODIT • IN AEVVM | CATERVI • SEVERINA
TIBI • CONIVNCTA • LAETATVR | SVRGATIS • PARITER
CHRISTO • PRAESTANTE • BEATI | QVOS • DEI • SA-
CERDOS PROBIANVS • LAVIT • ET • IVNXIT. 1
Un'altra, pur molto nota, appartiene a Spoleto. Il marito
seppellendo la moglie le acquistò un sarcofago a due posti,
forse per avere poi la tomba comune con lei:
. . . PICENTIAE LEGITIMAE NEOPHITAE DIE • V • KAL .
SEP • CONSIGNATAE • A LIBERIO • PAPA MARITVS • VXO-
RI ■ BENEMERENTI • DVPLICEM ■ SARCOPHAGVM CVM .
TITVLIS • HOC ■ LOCO . . . POSVIT. 2
Purtroppo i documenti storici di questo periodo, se ci danno
poche ed incerte notizie di Costanzo Cloro, ce ne forniscono
pure scarse e leggendarie su Elena e Costanza. Tuttavia pel-
le due effìgie, per i rilievi allusivi a Costanzo Cloro, per le
dimensioni del sarcofago, si può ritenere che Elena stessa
facesse costruire il ricco sarcofago di porfido per il marito, e
che alla sua morte Costantino riunisse in una tomba comune
nel Mausoleo della Via Labicana a Roma i propri genitori; e
che la cosa fosse imitata più tardi da Costanza, la quale, morto
1 Fabkbtti, Inscriptiones domesticete, n. 740.
2 De Rossi, Bull, di Areh. crisi., 1869, pag. 23.
i due sarcofagi tomba comune l'uno di Elena e Costanzo Cloro,
l'altro di Costanza ed Annibaliano, perchè numerosissimi sar-
cofagi ancora esistono non solamente.cristiani, ma pure pagani
ed in essi la testimonianza delle due persone sepolte è data
non solo dalle dimensioni dell'urna, ma anche dai ritratti scol-
piti delle persone sepolte unite che ne possono far fede e dalle
iscrizioni che tolgono poi ogni dubbio. Del resto l'usanza si è
trasportata dai tempi antichi fino ai moderni. Un bell'esempio
è in un'antica iscrizione di Tolentino relativa a due coniugi cri-
stiani sepolti nella stessa urna: QVOS ■ PARIBVS • MERITIS
IVNXIT • MATRIMONIO • DVLCI | OMNIPOTENS ■ DOMINVS
TVMVLVS • CVSTODIT • IN AEVVM | CATERVI • SEVERINA
TIBI • CONIVNCTA • LAETATVR | SVRGATIS • PARITER
CHRISTO • PRAESTANTE • BEATI | QVOS • DEI • SA-
CERDOS PROBIANVS • LAVIT • ET • IVNXIT. 1
Un'altra, pur molto nota, appartiene a Spoleto. Il marito
seppellendo la moglie le acquistò un sarcofago a due posti,
forse per avere poi la tomba comune con lei:
. . . PICENTIAE LEGITIMAE NEOPHITAE DIE • V • KAL .
SEP • CONSIGNATAE • A LIBERIO • PAPA MARITVS • VXO-
RI ■ BENEMERENTI • DVPLICEM ■ SARCOPHAGVM CVM .
TITVLIS • HOC ■ LOCO . . . POSVIT. 2
Purtroppo i documenti storici di questo periodo, se ci danno
poche ed incerte notizie di Costanzo Cloro, ce ne forniscono
pure scarse e leggendarie su Elena e Costanza. Tuttavia pel-
le due effìgie, per i rilievi allusivi a Costanzo Cloro, per le
dimensioni del sarcofago, si può ritenere che Elena stessa
facesse costruire il ricco sarcofago di porfido per il marito, e
che alla sua morte Costantino riunisse in una tomba comune
nel Mausoleo della Via Labicana a Roma i propri genitori; e
che la cosa fosse imitata più tardi da Costanza, la quale, morto
1 Fabkbtti, Inscriptiones domesticete, n. 740.
2 De Rossi, Bull, di Areh. crisi., 1869, pag. 23.