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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 112 (Marzo 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0119
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— Iti —

è addiettivo di un ieronica , anzi che nome proprio.

N.° 7349. Veggasi anche il detto dal eh. Zannoni
intorno all' atto di aurem veliere ( gal. di Fir. ser. V
tav. 26 , 4). Il passo di Plinio , citalo in falso dal
Gori, e non rinvenuto dal eh. Curtius, dice ( Plin.
XI s. 103): est in aure ima memoriae locus, quetn
tangenles anleslamur.

N.° 7361. K€lClTAAOC. Leggasi BÉICITAAOC
come al n, 7168.

]'asa litlcrata (I).

Non avendo io alle mani molte delle opere riguar-
danti le iscrizioni degli antichi vasi Greci dipinti , al-
lagate in questa sezione, mi starò contento a fare le
seguenti poche osservazioni.

N.° 8516. «tac €K 0>OTOC. \x $w>rós. Que-
sta iscrizione segnata nel coperchio di una lucerna,
che pare proveniente dall'Egitto, sarà probabilmente
Cristiana e apposta convenientemente ad una lucerna
sacra per ricordare la consustanzialilà del Verbo, giu-
sta la forinola Nicena 0£os Ix Qsov, (£ws sx Qwràs
(cf. Suiceri, Thesaur. Eccl. t. II p. 1481 , 1482 ).

Alle iscrizioni de' vasi fittili (post n. 8487) vuoisi
aggiungere un frammento di piccola tazza, nel cui
fondo vedesi una impronta rettangolare con le lettere
di rilievo MINAIC, M/roiS, scoperto in Modena in-
sieme con copiosi frammenti di vasi rossi Aretini. Io
ne diedi già notizia nel Bullettino dell' Institulo ar-
cheologico ( 1837 p. 15); ma ivi, non so come, cor-
sero gli errori MINTIC e M/pchs, invece di MINAIC
e Mircta, che pare forma Dorica di WlhoioS(cf. Boeckh
C. I. Gr. t. II p. 272: Mionnet, Sardes Lxjdiae, Descr.
n. 693 : Sup. n. 468 ). C. Cavedoni.

Una spiegazione relativa alle nuove osservazioni sul
vaso de Persiani : giunta all' articolo inserito nel
n. 104 pag. 46 cf. p. 64.

Traile varie osservazioni da noi esposte di sopra
per confermare che il celebre vaso del lì. Museo Bor-

(t) Ci proponiamo di scrivere un più esteso articolo su questa parie
dell' opera, relativa alle iscrizioni de' vasi dipinti. N. deli Editore.

bonico , ove si legge la epigrafe IIEP£AI, fosse tratto
da'Persiani di Eschilo, dicemmo pure le seguenti pa-
role. « L'antico argomento di quel drammatico la-
» voro mi ha porto il destro di dar piena spiegazione
» delle altre figure nel vaso effigiate; giacché da esso
» rilevasi che apparivano sulla scena i vecchi consi-
» glieri, che in tutla 1' azione prendono parte a' di-
» scorsi : e lo Scoliaste ce li presenta appunto seduti
» sopra SpóVo;, come veggonsi sul nostro vaso » : p.
46, e la correzione a pag. 64. Ora giudico opportuno
dare una spiegazione su quanto concerne il sedere di
que'vegliardi nella tragedia introdotti. Nell'antico ar-
gomento si dice che Escliilo scrisse i Persiani in modo
somigliantissimo a' Persiani di Frinico : e si nota che
nella tragedia di Frinico i vecchi, che compativano
in iscena , avevano preparate sedie (Spovoi) per col-
locarvisi, dovendo tra lor venire a consiglio. Da que-
sto confronto si trae agevolmente che non poteva es-
sere differente la scena nella tragedia di Eschilo, dove
compariscono egualmente i vecchi, e mettonsi a con-
sultare delle cose del governo. Sembra dunque che
trar si possa una sicura dimostrazione a favore di quel
che fu da noi sostenuto; che cioè sul nostro vaso si
accennasse alla catastrofe di Serse, ed alle tragedie che
su di essa furono scritte ; ma principalmente a quella
di Eschilo, la cui maggior fama doveva maggiormenle
scuotere gli artisti ed animarli alla imitazione.

MlNEUVlNl.

BIBLIOGRAFIA

Di Giambattista Vermiglioli, de' monumenti di Peru-
gia elrusca e romana, della letteratura e bibliografia
perugina , nuove pubblicazioni per cura del Conte
Giancarlo Conestabjle—Parte 1, 2, e 3 — Pe-
rugia 1855-1856 : voi. 3 in 4. con un Atlante di
27 tavole incise in rame.

Il eh. sig. Conte Giancarlo Conestabile, succeduto
al suo riverito maestro Giambattisla Vermiglioli nella
catedra di archeologia presso la universilà di Peru-
gia, mollo opportunamente credette di provvedere alla
gloria della sua patria ed al vantaggio degli sludii ar-
 
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