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— 95 —

vostro Ballettino 1858, ove parlate del limite greca-
no, ma finora ne sono stato distolto da molliplici di-
strazioni. Nella grande collezione del Mommsen sono
omesse alcune epigrafi che erano già divulgate, ed io
tempo fa da Parigi gliele ho trascritte ed inviate in-
sieme ad altre molte o inedite o corrette per le sue
addenda e corrigenda: mi sono però riserbalo il cippo
graccano per farvi un piccolo articolo in altro mio
lavoro. Ora pertanto parmi meglio comunicarlo a voi
al quale pure è sfuggito, sebbene abbiate avuto in
mano, credo, la storia di Suessola del Lellieri, che lo
ha pubblicato alla pag. 156, e dice essere nell’ul-
timo orientai casale di Arienzo detto Capo di Conca
nel luogo detto S. Lucia ed aver la forma di tronca
colonna. Alcuni anni or sono io feci fare diligenti ri-
cerche in quel casale da un bravo mio alunno, ma
senza frutto. Dovremo adunque contentarci della co-
pia del Leltieri che non è esatta, e fa credere che la
colonna fosse mancante di una sua parte. Egli legge
cosi:
C • SEMPRON1VS • L • F
AP • CLAVDIVS • C • E
P • L1C1NIVS • P • F
HI • VIR
£ agevole correggere il L • F della prima linea in
TI • F ed il C • E della seconda in C • F. Del resto
mancano i cognomi dei triumviri e le sigle della ul-
tima linea A • I • A. Tutta F importanza di questo
nuovo cippo è di determinarci dalla parte di Oriente
F agro campano del popolo romano, siccome il re-
cente cippo esaminato da voi ci definisce il limite dalla
parte di Settentrione. Di più noi dedurremo che al
Capo di Conca terminava una volta l’agro caudino e
cominciava il suessolano compreso nel campano ai
tempi di Gracco, essendo allora Suessula prefettura,
siccome impariamo da Festo. La deduzione di una
colonia in Suessula si deve a Siila ( Frontin. de Col.
p. 237 ed. Lachman), ma questa colonia, non meno
che la Capuana , la quale voi con me avete ammes-
sa , non divise la proprietà ma il possesso dei fondi,
come avete ben osservato, onde F agro campano non
ne sofferse per ciò diminuzione veruna.
P. Raffaele Garrucci d.c.d.g.

Iscrizioni e graffili di Pompei.
Parecchie iscrizioni e graffiti riportammo di sopra,
che ci riuscì di leggere sulle esterne pareli degli edi-
fizii, che costeggiano la continuazione del così detto
vicoletto di Augusto (v. sopra pag. 67, 68). Ora pro-
seguendo i nostri studii al destro lato della strada ,
abbiamo rilevato queste altre parole.
É scritto di rosso:
CASELLIVM AED (mon)
Non ci è riuscito di leggere la continuazione di que-
sto programma.
Anche di rosso si legge
1
CVSPIVM PANSAM
2
SI1CVNDVS
Fralle lettere è graffilo un grosso fallo.
; 3
SYRANVS • FORTVNATVS
Singolare è il nome Syranus derivato, come sem-
bra, da Syrus. Non può conoscersi se il FORTVNA-
TVS sia un altro nome, ovvero un epiteto di Sirano.
Veggonsi poi alcune voci segnate rozzamente col
carbone
MARTIS
HERMES
E poco dopo ripetuta la stessa voce
HERMES
seguita da altri incerti segni.
 
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