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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Vespignani, Virginio: Di alcuni frammenti architettonici di stile fantastico
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0218

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202

IJU[.LETTINO DELLA COMMISSIONE

L'indicato frammento, largo metri 0,41, alto ragguagìiata-
mente metri 0,60 è alquanto convessamente curvato, con canalature
di tondino listelli e gusci obliquamente scolpite in senso della
verticale, e traversate da fasce istoriate, onde doveva essere av-
volto dall'alto al basso. Nel pezzo di fascia superstite si hanno
due Geni bacchici alati intesi alle opere della vendemmia: il primo
sostiene sulla spalla e col braccio destro un cofanetto pieno di
uve e col sinistro il pedo; presso il medesimo evvi un caprone,
vittima consueta di Bacco. L'altro più giovane, è in attitudine
simigìiante; fra l'uno e l'altro sorge un tralcio con foglie e
grappoli di uva. Sotto il n. 4 della nostra tavola noi diamo la
figura del descritto pilastro, immaginato nella sua interezza,
secondo le proporzioni e regole dell'arte nell'ordine composito.
Apparisce da questa, che la colonna cui doveva ribattere il
pilastro medesimo, non era già delle così dette tortili, o spi-
rali, o vitinee; perocché in coteste — delle quali abbiamo esem-
plari antichi, imitati egregiamente dal Bernini nel gran padiglione
dell'aitar papale a s. Pietro — il fusto della colonna deve
essere attorto in se stesso, a simigiianza del tronco di una vite
annosa. La colonna di cui si tratta è invece un bizzarro com-
posto della colonna striata e della coclide ; è una colonua
striata, ossia scanalata a spira, intorno al cui fusto gira, con
proporzionati intervalli, una fascia istoriata con simboli e con
figure, la qual fascia invece nelle colonne coclidi occuperebbe
tutto il fusto senza intercapedini. Di siffatto genere di colonne
io non rammento, per verità, esempio veruno: e tale invenzione
appartiene certamente ad un'epoca in cui l'arte, non più contenta
della ragionevolezza e sobrietà antica, cercava di piacere collo
sfoggio intemperante degli ornamenti.

Del resto, che questi pezzi di architettura appartengano ad
epoca dell'arte già scadente, lo dimostra benissimo anche il
lavoro dell'intaglio, piuttosto magro e stentato, e con molto uso
di trapano, secondo il costume delle età non fiorenti. Contuttociò
 
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