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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 18.1890

DOI Artikel:
Cantarelli, Luigi: La lex de imperio Vespasiani, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13632#0210

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La lex de imperio Vespasiani

LA LEX LE IMPERIO VESPASIANI

Quella insigne tavola di bronzo, conservata, nella sala del
Fauno, nel museo capitolino, che porta incisi alcuni dei diritti
imperiali conferiti a Vespasiano Augusto, e che Cola di Eienzo,
prima di assumere il titolo e la potestà di tribuno, il 20 mag-
gio 1347, tradusse e spiegò, pel primo, in una sua arringa po-
litica, ai Eomani, nella basilica lateranense ('), fu oggetto di
molti studi, nei tempi passati (2). Anche la moderna erudizione,
coi mezzi maggiori dei quali dispone, vi si è messa dattorno con
grande amore, e ai cultori dei nostri studi sono, senza dubbio,
presenti, oltre la traduzione e il commento notevole del Mispou-
let (Instìtutions Politìques des Iiomains, I, 367 e seg.), le sa-
gaci osservazioni che, sulla importante iscrizione capitolina, pro-

(') Della scoperta da lui l'atta della lex Vespasiani, pai-la lo stesso
Gola, in una sua lettera dell'agosto 1350, ad Ernesto di Parbubitz, arci-
vescovo di Praga, nei seguenti termini : ' patet etiam de bis quedam tabula
magna crea, sculptis litcris antiquitus insignita, quam Bonifacius papa Vili
in odium imperii occultavit et de ea quoddam altare construxit, a tergo
literis occullatis. ego autem ante tribunatus assumpcionem posili illam in
medio Lateranensis ecclesie ornatam, in loco videlicet eminenti, ut possit
ab omnibus inspici atque legi ' {Epistolario di Cola di Rienzo, ed. a cura
di A. Gabrielli, p. 165). Pel discorso politico di Cola, v. la sua vita scritta
da incerto autore nel secolo XIV (ed. Re), p. 26 e seg.

(2) Per la letteratura più antica sulla lex de imperio, cf. Cramer,
Vespasianus (Jenae 1785), p. 29 e seg.; Rein, lex Regia (Pauly Real E.,
IV, 995), e le note dell'Henzen all'iscrizione (C. I. L. VI, 930). Sui dubbi
puerili sollevati, nei secoli scorsi, intorno all'autenticità del bronzo capito-
lino, cf. Gravina, de ortu et progrcssu iuris civilis (Vcnetiis 1758), p. 64,106.
 
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