del secolo XV
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edifizi, segnati in misure assai piccole e con molta libertà, sarebbe
inutile ricercare nomi.
Resta la parte Transtiberina della città. Il solo edifizio che
si riconosce con certezza dentro il recinto Aureliano, è S. Pietro
in Montorio i}): fuori porta Settimiana, alle ripe del fiume, è
indicata la Lungara colla chiesa di S. Giacomo, e sopra di essa
le pendici alberate del Granicolo.
Segnaliamo in fine un particolare di singolare importanza
per la cronologia della prospettiva: anche in essa cioè vediamo
raffigurato il ponte Sisto. Il de Rossi (p. 106) notando che que-
st'opera, cominciata nel 1473 (2) compiuta nel 1475, comparisce
tanto sulla tela Mantovana quanto sulla prospettiva dello Schedel,
aggiunge che il dato cronologico ' vacilla in quanto al prototipo
comune delle due prospettive . . . Nella Mantovana il ponte Sisto
al Portioli sembra di colore più sbiadito, l'epigrafe sua certamente
è di seconda mano o forse fu aggiunta dopo compiuta la copia
d'un originale ove quel ponte non era'. — Questa supposizione
credo divenga molto meno ammissibile dopo la scoperta di un
terzo esemplare dell'istessa famiglia, nel quale il ponte è effi-
giato senza dubbio dalla mano originale ; e con questa veniamo
alla questione generale sull'epoca nella quale tutto il gruppo
di prospettive fu concepito.
L'esemplare Mantovano certamente è dipinto non prima
del 1534: perchè in quest'anno furono nella testata cistiberina del
ponte S. Angelo erette le due statue degli apostoli Pietro e Paolo,
in luogo delle due edicole distrutte sette anni prima. La pianta
Schedeliana incisa nel 1493 in questo particolare riproduce più
fedelmente l'originale comune (de Rossi p. 107). Ma per stabi-
0) L'indicazione di un fabbricato lungo, che sta dietro la chiesa quasi
sulla cima del colle, si potrebbe riferire al condotto dell'acqua Traiana : ma
e troppo piccola e troppo sommaria per dare tale congettura come certa.
(2) La prima pietra del nuovo ponte fu gittata il giorno 29 aprile 1473:
Stefano Infessura p. 76 ed. Tommasini.
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edifizi, segnati in misure assai piccole e con molta libertà, sarebbe
inutile ricercare nomi.
Resta la parte Transtiberina della città. Il solo edifizio che
si riconosce con certezza dentro il recinto Aureliano, è S. Pietro
in Montorio i}): fuori porta Settimiana, alle ripe del fiume, è
indicata la Lungara colla chiesa di S. Giacomo, e sopra di essa
le pendici alberate del Granicolo.
Segnaliamo in fine un particolare di singolare importanza
per la cronologia della prospettiva: anche in essa cioè vediamo
raffigurato il ponte Sisto. Il de Rossi (p. 106) notando che que-
st'opera, cominciata nel 1473 (2) compiuta nel 1475, comparisce
tanto sulla tela Mantovana quanto sulla prospettiva dello Schedel,
aggiunge che il dato cronologico ' vacilla in quanto al prototipo
comune delle due prospettive . . . Nella Mantovana il ponte Sisto
al Portioli sembra di colore più sbiadito, l'epigrafe sua certamente
è di seconda mano o forse fu aggiunta dopo compiuta la copia
d'un originale ove quel ponte non era'. — Questa supposizione
credo divenga molto meno ammissibile dopo la scoperta di un
terzo esemplare dell'istessa famiglia, nel quale il ponte è effi-
giato senza dubbio dalla mano originale ; e con questa veniamo
alla questione generale sull'epoca nella quale tutto il gruppo
di prospettive fu concepito.
L'esemplare Mantovano certamente è dipinto non prima
del 1534: perchè in quest'anno furono nella testata cistiberina del
ponte S. Angelo erette le due statue degli apostoli Pietro e Paolo,
in luogo delle due edicole distrutte sette anni prima. La pianta
Schedeliana incisa nel 1493 in questo particolare riproduce più
fedelmente l'originale comune (de Rossi p. 107). Ma per stabi-
0) L'indicazione di un fabbricato lungo, che sta dietro la chiesa quasi
sulla cima del colle, si potrebbe riferire al condotto dell'acqua Traiana : ma
e troppo piccola e troppo sommaria per dare tale congettura come certa.
(2) La prima pietra del nuovo ponte fu gittata il giorno 29 aprile 1473:
Stefano Infessura p. 76 ed. Tommasini.
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