La controversia sul Pantheon
153
f) » n. 811 <? Varietà del precedente
g) » n. 1406 DOLAR SALVI ANTEROTIS saec. II ineuntis
h) FXfD/////// ?AETT/////// . a. 123
da me letto il giorno 25 aprile su d'una scaglia di mattone, ca-
vata dal tasto fatto presso lo spigolo N-E. della fronte late-
rizia, dietro il pilastro marmoreo del portico. Due soli bolli son
nuovi, quelli cioè segnati c) e h) : gli altri erano già stati visti
dagli autori sopra citati. Ma è merito delle attuali ricerche, ese-
guite con diligenza e amore grandissimo, di provare che i danni
prodotti dal fulmine l'anno 110, imperante Traiano, furono più
gravi di quanto facevano supporre le brevi indicazioni dei cro-
nisti (Pantheon concrematum, vel subversum) e che l'opera di
Adriano, più che restauro, deve considerarsi una ricostruzione
ab imis fundamentis del corpo rotondo.
Avrà egli rispettata in tutti i particolari l'architettura del
vetusto edificio di Agrippa e di Domiziano danneggiato dal ful-
mine, ovvero l'ha cambiata a suo arbitrio ? Questo è il problema
del quale attendiamo la soluzione dagli studi dell'egregio archi-
tetto Chedanne. Gioveranno forse ad affrettarla le seguenti con-
siderazioni.
Se nel frontespizio del Pantheon si leggono incisi due soli
nomi, quello di Agrippa fondatore e quello di Severo restaura-
tore nell'anno 202, non per questo l'opera di Adriano dovrà giu-
dicarsi meno importante: numqudm ipse nisi in Traiani patris
tempio (G. I. L. 6, 966) nomen suum scripsit (Sparziano 19). La
mancanza del nome di Adriano è così facilmente spiegata. Al-
l'argomento dei bolli di mattone recanti la data del suo regno
si può unire quest'altro, poco noto, di cui parla Stefano Piale
nella dissertazione letta all'Accademia di Archeologia il 26 giugno
1828 {un monumento .... della basilica di s. Paolo ecc. p. 5).
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f) » n. 811 <? Varietà del precedente
g) » n. 1406 DOLAR SALVI ANTEROTIS saec. II ineuntis
h) FXfD/////// ?AETT/////// . a. 123
da me letto il giorno 25 aprile su d'una scaglia di mattone, ca-
vata dal tasto fatto presso lo spigolo N-E. della fronte late-
rizia, dietro il pilastro marmoreo del portico. Due soli bolli son
nuovi, quelli cioè segnati c) e h) : gli altri erano già stati visti
dagli autori sopra citati. Ma è merito delle attuali ricerche, ese-
guite con diligenza e amore grandissimo, di provare che i danni
prodotti dal fulmine l'anno 110, imperante Traiano, furono più
gravi di quanto facevano supporre le brevi indicazioni dei cro-
nisti (Pantheon concrematum, vel subversum) e che l'opera di
Adriano, più che restauro, deve considerarsi una ricostruzione
ab imis fundamentis del corpo rotondo.
Avrà egli rispettata in tutti i particolari l'architettura del
vetusto edificio di Agrippa e di Domiziano danneggiato dal ful-
mine, ovvero l'ha cambiata a suo arbitrio ? Questo è il problema
del quale attendiamo la soluzione dagli studi dell'egregio archi-
tetto Chedanne. Gioveranno forse ad affrettarla le seguenti con-
siderazioni.
Se nel frontespizio del Pantheon si leggono incisi due soli
nomi, quello di Agrippa fondatore e quello di Severo restaura-
tore nell'anno 202, non per questo l'opera di Adriano dovrà giu-
dicarsi meno importante: numqudm ipse nisi in Traiani patris
tempio (G. I. L. 6, 966) nomen suum scripsit (Sparziano 19). La
mancanza del nome di Adriano è così facilmente spiegata. Al-
l'argomento dei bolli di mattone recanti la data del suo regno
si può unire quest'altro, poco noto, di cui parla Stefano Piale
nella dissertazione letta all'Accademia di Archeologia il 26 giugno
1828 {un monumento .... della basilica di s. Paolo ecc. p. 5).