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La controversia sui Pantheon
basilica ostiense, eretta da Costantino, guardava l'oriente, e la
via pubblica, ed era divisa in sole tre navi da due sole file di
colonne, ciascuna di cinque. Sulla fine del secolo quarto Teo-
dosio ed Onorio demolirono la basilica costantiniana, ricostruen-
dola in direzione affatto opposta, con la facciata a occidente, con
cinque navi in luogo di tre, con novanta colonne in luogo di
dieci. Teodosio ed Onorio avrebbero forse potuto incidere il nome
di Costantino sulla nuova fabbrica, senza offendere la verità?
No certamente : ed è perciò che in cima all'arco trionfale fu
scritto il noto distico: Theodosius cepit per fedi Ho/ioriits
aulam etc.
Esaminiamo ora la seconda ipotesi, secondo la quale Adriano
non avrebbe cambiato l'asse dell'edificio, nò smantellato il por-
tico : ma solo trasformata la cella da rettangola in circolare.
I templi rettangoli sogliono essere fabbricati sopra fon-
damenta o platea continua che abbraccia tutto : scala, pronao,
peristilio, cella. Taluni, come quello di Giove ottimo massimo,
o quello di Vulcano ad Ostia hanno la platea omogenea costruita
con materiali d'una sola specie: altri, e sono i più, l'hanno di
due maniere: le parti che devono sostenere il peso maggiore
della cella e dei colonnati sono di opera quadrata o di tufi o
di travertino : quelle che corrispondono nel vano dei portici o
della cella sono di muro a sacco : così il tempio del divo Giulio,
dei Castori, di Yespasiano, della Concordia.
II Pantheon rettangolo, edificato in suolo palustre, instabile,
frequentemente sommerso dalle piene del fiume, avrebbe richiesta
platea continua saldissima. Ma si ammetta pure l'ipotesi di fon-
damenta limitate allo stretto necessario, al sostegno cioè del
muro della cella e del colonnato che le girava intorno : le co-
lonne avendo m. 1,50 di diametro, il telaio di fondamento deve
essere largo almeno m. 6,75, dei quali m. 1,50 per la co-
lonna, m. 2,25 per la larghezza del portico, m. 1,50 per la
grossezza della parete della cella, m. 1,50 per l'agetto delle
La controversia sui Pantheon
basilica ostiense, eretta da Costantino, guardava l'oriente, e la
via pubblica, ed era divisa in sole tre navi da due sole file di
colonne, ciascuna di cinque. Sulla fine del secolo quarto Teo-
dosio ed Onorio demolirono la basilica costantiniana, ricostruen-
dola in direzione affatto opposta, con la facciata a occidente, con
cinque navi in luogo di tre, con novanta colonne in luogo di
dieci. Teodosio ed Onorio avrebbero forse potuto incidere il nome
di Costantino sulla nuova fabbrica, senza offendere la verità?
No certamente : ed è perciò che in cima all'arco trionfale fu
scritto il noto distico: Theodosius cepit per fedi Ho/ioriits
aulam etc.
Esaminiamo ora la seconda ipotesi, secondo la quale Adriano
non avrebbe cambiato l'asse dell'edificio, nò smantellato il por-
tico : ma solo trasformata la cella da rettangola in circolare.
I templi rettangoli sogliono essere fabbricati sopra fon-
damenta o platea continua che abbraccia tutto : scala, pronao,
peristilio, cella. Taluni, come quello di Giove ottimo massimo,
o quello di Vulcano ad Ostia hanno la platea omogenea costruita
con materiali d'una sola specie: altri, e sono i più, l'hanno di
due maniere: le parti che devono sostenere il peso maggiore
della cella e dei colonnati sono di opera quadrata o di tufi o
di travertino : quelle che corrispondono nel vano dei portici o
della cella sono di muro a sacco : così il tempio del divo Giulio,
dei Castori, di Yespasiano, della Concordia.
II Pantheon rettangolo, edificato in suolo palustre, instabile,
frequentemente sommerso dalle piene del fiume, avrebbe richiesta
platea continua saldissima. Ma si ammetta pure l'ipotesi di fon-
damenta limitate allo stretto necessario, al sostegno cioè del
muro della cella e del colonnato che le girava intorno : le co-
lonne avendo m. 1,50 di diametro, il telaio di fondamento deve
essere largo almeno m. 6,75, dei quali m. 1,50 per la co-
lonna, m. 2,25 per la larghezza del portico, m. 1,50 per la
grossezza della parete della cella, m. 1,50 per l'agetto delle