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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Marucchi, Orazio: Di un pavimento a mosaico con figure egizie scoperto presso la via Flaminia
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0177

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Di un pavimento a mosaico con figure egizie

musivum, espresse la sagace opinione che i mosaici dipinti fos-
sero una imitazione dei celebri tappeti alessandrini.

Assai stimati erano questi tessuti fin dai tempi della re-
pubblica e Plauto ricorda le figure di animali che li adorna-
vano (') : e se ne mantenne il commercio per lungo tempo, tanto
che nell'editto di Diocleziano de preiìis rerum venalium è an-
che fissato il prezzo massimo di questa merce di lusso (2). Anche
dopo Diocleziano ne continuò l'uso : ed una riproduzione di essi
in opus sedile marmoreum riconobbe il eh. de Eossi nelle deco-
razioni dell'aula esquilina dedicata da Giuniò Basso nella prima
metà del secolo quarto (3).

Che anzi lo stesso illustre archeologo osservò pure che nel
secolo nono durava ancora la fabbricazione di quei tessuti e che
Gregorio IV e Stefano V donarono parati festivi detti vela ale-
xandrina alle basiliche di s. Marco e di s. Maria Maggiore (4).

I mosaici dipinti di prima porta sono precisamente della
classe di queste imitazioni di tessuti egiziani, imitazioni che
vennero in grande uso ai tempi dell'impero : e vi si riconosce la
intenzione di riprodurre l'arte egizia anche per l'abbondanza dello
smalto turchino che è frequentissimo, come è noto, nei monumenti
egiziani. A me sembra probabile che i nostri mosaici apparten-
gano al secondo secolo dell'era nostra e all'età in circa di
Adriano. Infatti sotto il regno di questo principe fiorì special-
mente in Roma questo genere di lavori (5) : e di essi abbiamo splen-
didi esempi nei pavimenti musivi della villa tiburtina e forse
anche in quello ammirabile del tempio della Fortuna a Prene-

(*) Alexandrina belluata conchyliata tapetia (Plauto I, 2, 14).

(2) Waddington, Edit de Diocletien, pag. 29 e segg.

(3) Bull, di Archeol. crist. 1871, pag. 54 e segg.

(4) Ibidem. A proposito poi eli questi tessuti, anche di epoca tarda,
può consultarsi con vantaggio la bell'opera del Forrer: Die Gràber und.
Textilfunde von Achmim Panopolis. Strassburg, 1891, Tav. II-VIL

(•"') V. Furietti, De musivis, Romae 1752, cap. IV.
 
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