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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Ghirardini, Gherardo: Il Satiro che versa da bere: studi prassitelici, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0259

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Il Satiro che versa da bere

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una porzione da sotto al ginocchio al malleolo. Lo Schreiber du-
bitava se questa porzione fosse parimenti moderna ; ma l'Helbig
non ha esitato a dichiararla tale, e a me pure sembra che non
si possa di ciò aver dubbio. La gamba sinistra invece è intatta,
se si eccettui uri breve tassello inserito immediatamente sopra il
ginocchio. Anche il tronco messo per appoggio a questa gamba è
antico e non ha di nuovo che un pezzo sul di dietro. Una zampa
della pelle, che vi è appesa, è stroncata per metà. Il margine
del plinto fu rattoppato nella parte posteriore.

La testa non mai distaccata dal tronco è, come si può vedere
dalla riproduzione che ne diamo a parte, di una piena e magni-
fica conservazione. Ha notato solo lo Schreiber la soprallavora-
zione dei capelli sul cranio, come pure il pulimento della super-
ficie del marmo sulla faccia, massime sulla fronte e la gota destra.
Anche altrove, per esempio sul petto, sono manifeste le tracce
della lustratura data al marmo.

La statua ludovisia fu assai malamente pubblicata dal-
l'Hirt (1). Quanto alla sua provenienza, una notizia del Venuti la
farebbe credere uscita dalla villa Verospi ; ma lo Schreiber (2) ha
dimostrato come una tal notizia sia contraddetta dal vecchio numero
inciso nella base della statua e dal trovarsi essa già registrata
nell'inventario dell'anno 1633, laddove di scavazioni nell'ambito
della villa Verospi non si conosce alcuna anteriore al secolo de-
cimottavo. Egli ha quindi conchiuso che appartenesse alla rac-
colta ludovisia fin dal tempo della sua fondazione; onde può
anche congetturarsi che i restauri siano stati condotti di mano
o sotto la direzione dell'Algardi, al quale principalmente (3) fu

f1) Bilderbuch, t. XXIII, 3.

(2) Cfr. Schreiber, op. cit., p. 18. Nell'inventario del 1633 edito dallo
stesso Schreiber la statua è indicata così (ibid. p. 34) : « Una statua un
poco minore del naturale figurata per Bacco con una pelle di tigre e la zam-
pogna attaccata col cornucopia e uva in mano ».

(3) Cfr. Schreiber, op. cit., p. 12-13.

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