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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 22.1894

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Pascal, Carlo: Il culto di Apollo in Roma nel secolo di Augusto
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https://doi.org/10.11588/diglit.13636#0094

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nel secolo di Augusto.

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Aristoteles maximum potius quam magnum appellat, quem solis
et lunae vagarumque quinque stellarum orbes conticiunt, cum ad
idem signum ubi quondam simul fuerunt, una rèferuntur ; cuius
anni hiemps summa est cataclysmos, quam nostri diluvionem
vocant, aestas autem ecpyrosis quod est mundi incendami. Nam
bis alternis temporibus mundus timi exignescere tum exaquescere
videtur '. Qui la vita dell'universo si agita tra i due poli opposti
delle tenebre, del gelo; e del calore, della luce; e, traslati al
senso morale, i due poli saran del male e del bene. Indi pure
spieghiamo perchè all'anno che chiudeva il grande ciclo si die' il
nome di ijfoaxóg svtavxóg (Gemili, p. 137 Hild.), ó xov ì)Xiov
svtavxóg (v. Letionne-Brunet, Pap. p. 50), ò xad' rjXior èviavxóg
(v. Aug. Mommsen, Griech. Chron. p. 177). Il nome fu traspor-
tato ai cicli minori stabiliti dagli astrologi. E sul nome stesso si
formò la leggenda che riferisce Diodoro, per il ciclo di Metone,
di diciannove anni. Diodoro, II, 47 ' 'kéysxai SI xul xòv deòv Si'
ètày èvvtaxaiòexa xuxavxàv «c xrjv vfjffov, sv oig al xmv uGtqwv
ànoxaxuGxàtieig ènl xékog ayovxai ' Kcà óià xovxo xòv svvsaxm-
dsxccsxrj xqovov virò xmv 'EXXrjvan> fityav èviavxóv òvofxà^scfdai '.
In tale leggenda, nel viaggio del dio, cioè del Sole, all'isola (di Delo)
vien simboleggiato il cammino del Sole nel cielo, o questo vien raf-
frontato con Yapocatastasis delle stelle. Giacché appunto era nella
credenza che il grande anno si avesse, quando tutte le cose, e
quindi anche le stelle, ritornassero ai loro principi, e si avesse
YùvctxvxloìGig e YàrroxaxdffxaGig. Cfr. Cicerone, De Nat. Deor.
II, 20, 51 ' Quarum [stellarum] ex disparibus motionibus ma-
gnimi annimi mathematici nominaverunt, qui timi efficitur, cum
solis et lunae et quinqne errantium ad eandem inter se compa-
rationem confectis omnium spatiis est facta conversio '. —; Ma la
ragion del nome di annus heliacus bisogna ricercarla nella cre-
denza religiosa: il dio aveva compito il suo giro, aveva rag-
giunta la sua meta; ed annunziava la meta raggiunta, il vol-
gere di nuovo secolo, il cominciare dell' èra sua, del regno suo,
 
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