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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

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Gatti, Giuseppe: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [20]
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https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0119
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in Roma e nel suburbio

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acetosa. Del prete Giovanni il corpo era deposto nel cimitero
sotterraneo, ed il capo giaceva sotto l'altare di una basilichetta,
edificata sopra terra, onde il cimitero stesso prese il nome ad
caput s. Johannis. Allorché nei secoli Vili e IX i corpi dei
martiri furono trasferiti dai sotterranei cimiteri del suburbio alle
chiese della città, per sottrarre alle barbariche devastazioni dei
Longobardi quei sacri pegni del cristianesimo primitivo, i corpi
di Giovanni prete, di Blasto, di Diogene e di Longino, furono
accolti nel vetusto titolo presbiterale di s. Marcello, come te-
stifica l'iscrizione testé rinvenuta ('). Gli itinerarii e le topografie
della città, compilate circa la metà del secolo VII, che davano
ai pellegrini le indicazioni de locis saactorum martyrum, regi-
strano i sepolcri dei suddetti santi nel cimitero del clivus Cu-
cumeris (!), dove era anche deposto un altro martire di nome
Liberale, che era stato console suffetto non sappiamo in quale
anno (::).

Se fosse possibile rimuovere, anche momentaneamente e
senza danno, il musaico medievale che copre la fronte del cippo,
potremmo leggere il nome e le cariche sostenute dal personaggio,
alla memoria del quale il monumento fu eretto, o che a qualche
divinità dedicò un donano. Ma nello stato presente non abbiamo
di lui altro indizio, che quello offerto dal rilievo ornamentale
ripetuto sui due lati del cippo marmoreo, che rappresenta tre in-

(') Dove fosse portato il capo del prete Giovanni non è conosciuto.
Ma non è forse improbabile che esso sia stato tolto dalla chiesa superiore,
la quale era più esposta ai danni e alle devastazioni, dal papa Paolo I
(\. Ibi 797), quando egli dopo aver costruito' il monastero e la chiesa dei
ss. Martino e Silvestro nella via Lata, quivi trasferì dal suburbio moltis-
sime reliquie di martiri (cfr. Lib. ponlifìc, nella vita di l'aolo I, § 5, ed.
Puchesne, toni. I, pag. 464). Dalla reliquia del caput s. Johannis, potè
derivare a quella chiesa la tarda denominazione di s. Silvestro in capite;
ma sembra che, perduta la memoria del martire tumulato sulla via Salaria,
la tradizione relativa a quella reliquia venisse applicata al capo del Battista.

(•) V. de Rossi, Roma sotlerr., I, pag. 176, 177, 320.

(3) V. de Rossi, op. cit., II, pag. 101 n. 23, pag. 104 n. 38; Vaglieri,
/ consoli di Roma antica, pag. 160.
 
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