Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (1.1855)

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porzionato alla terra in cui viviamo ; e se talvolta di-
scenderemo a cose già note^ e daremo spiegazioni che in
un opera grande recherebbero fastidio ad un uomo erudito,
sappia compatirci, e si ricordi che noi scriviamo, non per
i dotti, ma per quelli che non sono approfonditi nelle
scienze archeologiche, ai quali ogni minuzia non sarà
superflua per poter comprendere quello che si legge.
Avranno almeno la bella soddisfazione di possedere in
succinto le venerande memorie degli Avi nostri, e riunite
le medesime in un sol corpo, lo che era un voto
dell' erudito Cav. Gazzera nello spiegare il sardo bronzo
della Clientela di tJsellus (1).

Spinti noi da queste e simili incoraggianti voci, e dal
desiderio che molti sardi avevano di veder raccolte queste
preziose memorie della Patria, abbiamo pensato di accor-
rere al supplemento di questa mancanza, e mirando ai li-
mitati mezzi abbiamo dato questa forma, onde ad ognuno

Ogni mese uscirà per ora un foglio di 16 pagine in carattere e sesto simile al
presente che conterrà varii articoli su diverse materie, come succinte descrizioni
delle Città antiche, illustrazioni di bronzi, lapidi, pietre incise, medaglie, amu-
leti, utensili ed altri oggetti sacri e profani.

Ogni foglio conterrà due o più incisioni in legno inseriti nel testo , o separa-
tamente in litografia: ed in fine dell'anno si riporteranno in una tavola generale,
o piùj col richiamo dei' luoghi, e delle pagine delle rispettive spiegazioni.

Conterà ogni foglio di stampa centesimi 24 che si pagheranno nell' atto della
consegna, presso il Direttore o a quelle persone che saranno specialmente racco-
mandate.

Registrando queste patrie Memorie invitiamo i dotti Regnicoli e Forestieri che
vivono con noi di favorirci qualche loro articolo, o le notizie di qualche sco-
perta che recentemente per caso potrebbe essersi fatta , e speriamo nel loro ajuto
e favore di offerire un nobile tributo alla Patria, per la quale ci dobbiamo tutti
rannodare con santo amore e con disinteressati sforzi, a fine di rendere accresciute
le sue glorie ed i suoi fasti w.

Cagliari, 30 Novembre 1884.

(i) Confidiamo che quel poco che per noi si è detto valga ad eccitare in
alcuno degli svegliati ingegni nativi dell' Isola^ il desiderio di raccogliere ,
non solo, e ridurre in un corpo tutti gli anticld monumenti di essa , ma di
renderli pubblici eziandio, e con erudito Commentario illustrarli a benefizio
comune, ed a lustro ed ornamento della patria. (V. Gazzera, Accadem. Reale
delle scienze , Yol. XXXV. f. 71).