Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (1.1855)

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Non minor luce ne ritrae la storia dell' antica Repub-
blica di Genova. Questa, nella parte che riguarda il suo
progresso commerciale nell'Isola, s'arricchisce d'altri no-
tevoli ricordi, i quali dovranno collocarsi prima di quelli
finora conosciuti sotto l'anno 1131. Altra lode puranche
e grande rinomanza accrescono alla patria del Lanfranco
le suaccennate di lui poesie (1); onde se i tanti monu-
menti la celebrano prima nel traffico, e nell'industria,
queste la chiariscono non seconda nelle arti, e nelle let-
tere italiane; poiché, considerato il tempo in cui egli
scriveva , possono le medesime ritenersi per le migliori
fra quelle dei poeti a lui contemporanei, sia per la grazia
dello stile che questo stesso poeta sludiavasi ripulire, fa-
cendo tesoro di nuovi vocaboli, sia per la gravita dei
concetti, e delle sentenze; tali insomma da eccitare l'a-
mor patrio di quei nobili Boria e del Carretto che ne ri-
chiesero le suindicate copie.

Questi brevi cenni io profferiva; e confido che siccome
torneranno cari ai miei concittadini, non meno che a
tutti coloro cui possono particolarmente interessare le no-
tizie summenzionate, disporranno i medesimi ad accogliere
di buon viso l'illustrazione, che come già dissi, mi ri-
servo a pubblicare.

I. PlLLITO

ISCRIZIONE SARDA DI TODORACHE

Nella diocesi dell'antica Sorres, suffraganea di Sassari,
esisteva in vicinanza a Mores, verso ponente, un villaggio

(l) Nei promessi commenti verranno anche ridonali alla luce altri due poeti Ge-
novesi che precedettero il Lanfranco, ed al pari di lui giacevano finora nell'o-
scurità del Mss. Il più antico fra questi arrecherà pure nuovo splendore a quella
Città: egli era ad un tempo optimus magisler artis pictoriae.

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