DOI Heft:
Nr. 3 (Marzo 1855)
DOI Artikel:Spano, Giovanni: Carta antica della Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0042
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perchè lo scopo loro non era primariamente di formare
una statistica, bensì di noverare le stazioni militari tanto
marittime che mediterranee , poco conto facendo delle
piccole Borgate o dei gruppi di case sparse nelle vaste
pianure e negli altipiani dell' Isola.
Se noi avessimo voluto formare una Carta tradizionale
notando popolazioni dove finora si osservano ruderi di an-
tichi edifìzj , o dove si scopersero tombe e sepolcri, si sa-
rebbero potuti numerare il doppio dei villaggi che si con-
tengono attualmente nell' Isola, ma ci siamo attenuti fe-
delmente a far conto solo di quelle che con chiarezza par-
larono gli autori antichi e di cui non si può dubitare del
punto di località, anche per gli stessi nomi che hanno
conservato dopo tanti secoli (1).
Saranno diversi gli articoli che in seguito tratteranno
di questa materia nella presente opera , dovendo parlare
in particolar modo delle singole strade antiche, delle
colonne milliarie , e delle citta o regioni ricordate coi cor-
rispondenti nomi attuali. Per ora ci basti di aver accen-
nato in genere il divisamento che abbiamo concepito, e
lo scopo cui tendiamo in questo lavoro.
G. Spano.
(i) Sebbene siano poche quelle antiche Città Sarde che hanno conservato il
nome primitivo , perchè se si eccettua Cagliari tutte le altre soffrirono qualche
cambiamento, pure dai ruderi ed avanzi degli edifìzii, o dalle tombe e lapidi
sepolcrali si può accertare la precisa ubicazione delle Città antiche. Dal Secolo
VII principiarono ad andar deserte, specialmente le marittime , e crescendo le
incursioni saracine andarono vie più spopolandosi, e ritirandosi le famiglie den-
tro terra per essere meno esposte alle ruberie ed al saccheggio delle orde bar-
bariche. Se la sola Cagliari conservò il nome ed il sito antico in ogni tempo
ciò si deve ascrivere alla sua posizione, e forse più al numero dei suoi abitanti
che avranno potuto con coraggio far fronte allo scalo dei nemici.
perchè lo scopo loro non era primariamente di formare
una statistica, bensì di noverare le stazioni militari tanto
marittime che mediterranee , poco conto facendo delle
piccole Borgate o dei gruppi di case sparse nelle vaste
pianure e negli altipiani dell' Isola.
Se noi avessimo voluto formare una Carta tradizionale
notando popolazioni dove finora si osservano ruderi di an-
tichi edifìzj , o dove si scopersero tombe e sepolcri, si sa-
rebbero potuti numerare il doppio dei villaggi che si con-
tengono attualmente nell' Isola, ma ci siamo attenuti fe-
delmente a far conto solo di quelle che con chiarezza par-
larono gli autori antichi e di cui non si può dubitare del
punto di località, anche per gli stessi nomi che hanno
conservato dopo tanti secoli (1).
Saranno diversi gli articoli che in seguito tratteranno
di questa materia nella presente opera , dovendo parlare
in particolar modo delle singole strade antiche, delle
colonne milliarie , e delle citta o regioni ricordate coi cor-
rispondenti nomi attuali. Per ora ci basti di aver accen-
nato in genere il divisamento che abbiamo concepito, e
lo scopo cui tendiamo in questo lavoro.
G. Spano.
(i) Sebbene siano poche quelle antiche Città Sarde che hanno conservato il
nome primitivo , perchè se si eccettua Cagliari tutte le altre soffrirono qualche
cambiamento, pure dai ruderi ed avanzi degli edifìzii, o dalle tombe e lapidi
sepolcrali si può accertare la precisa ubicazione delle Città antiche. Dal Secolo
VII principiarono ad andar deserte, specialmente le marittime , e crescendo le
incursioni saracine andarono vie più spopolandosi, e ritirandosi le famiglie den-
tro terra per essere meno esposte alle ruberie ed al saccheggio delle orde bar-
bariche. Se la sola Cagliari conservò il nome ed il sito antico in ogni tempo
ciò si deve ascrivere alla sua posizione, e forse più al numero dei suoi abitanti
che avranno potuto con coraggio far fronte allo scalo dei nemici.