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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 3 (Marzo 1855)
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Bourgade, Francesco: Lapide fenicia sarda, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0055

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1 linea. La seconda lettera presa per Thau da tutti i
traduttori , eccettuato Sig. Giudasche le prese per Aleph,
è un Meni senza verun equivoco.

2 linea. Il terzo segno è un Resch e non un Daleth.
L' inclinazione del suo apice a sinistra, e gli esempii del
Resch , e del Daleth nella voce Sardon tolgono ogni dub-
bio al soggetto. Nogar adunque è un nome da aggiungere
alla Storia Sarda.

4- linea. La seconda lettera generalmente presa per un
Mem è un Samech. Pare che nelle prime copie questa let-
tera sia stata mal riprodotta. Nel fac simile riprodotto nel-
1' opera del Gesenius si avvicina in effetto alla forma del
Meni, quando che dimostra tutti gli elementi del Samech
nella copia portatami dal Sig. Sulema, che ordinariamente
eseguisce questi lavori con una straordinaria esattezza (1).

6 linea. Si deve leggere la terza lettera per un Mem,
a vece di un Tau.

Barn in vece di Bamàh, primo gruppo della prima li-
nea significa nella Storia Sacra Excelsum, Locus excelsus:
vai bamotai il super excelsa (statuens me, ps. xvn). Que-
sta voce potrebbe indicare un altare come un cippo, ma
probabilmente la lapide che porta V iscrizione era sopra il
sepolcro della famiglia di Sardon.

Lo Schin, ultima lettera della prima linea, e quarta
della seconda, è un esponente del genitivo, ed è una abbre-
viazione di Schei. I gruppi non possono dunque lasciar
nessun dubbio sino alla voce Sardon inclusivamente.

Continua

(1) Non vi è da dubitare che egli copiasse tutto con molta franchezza ed abi-
lità ; ma ognuno sarà persuaso d' esser impossibile di poter arrivare all' esat-
tezza con cui il eh. Gen. della Marmorei ne faceva i disegni : ne si limitò a
questi, perchè ne prese anche il calco, e diligentemente lo studiò. Per aver al-
tronde un più fedele impronto ci vuole che si abbia qualche notizia di quello
che si copia : per cui io sono di sentimento che \\ fac simile del cit. Della
Marmorei sia il più fedele. Sarebbe però stato meglio che non si fossero tinte le
lettere della lapide originale, lasciandone così «d ognuno V arbitrio di studiarle
sebbene la differenza sia quasi insensibile in pochi apici. (Nota del Direttore).
 
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