Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (1.1855)

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allora vice rettore di Gesico , la qual moneta oggi riposa
nel R. Medagliere di S. M. il Re di Sardegna, cui ne
feci un dono (1). Questa seconda poi venne ritrovata
nello scorso mese di marzo in Paulilatino da Costantino
Floris scavando per caso in un suo chiuso sito neli' orlo del
proprio villaggio, e rimessami dal suo zio sacerdote Isidoro
Carboni , vicario parrocchiale di Santo Vero di Milis (2).

Rappresenta nel diritto un personaggio togato col dia-
dema rannodato e colle estremità pendenti dietro , e col-
l'inscrizione attorno D. N. ARIPERT. REX (3). Nel
rovescio poi una Vittoria alata collo stemma della croce
a sinistra, coli' iscrizione attorno VICTORIA. AVGVSTIOR,
e nell' esergo COMON.

Ariperto regnava nel 659 dopo 1' era cristiana di modo
che la moneta è già coniata quasi XII secoli. È alquanto
sottile , ed appartiene quasi a quelle che chiamano brat-
teate. Se i Longobardi poco hanno avuto da fare in Sar-
degna , se si eccettua qualche tentata aggressione che
accennano gli storici nazionali (4) non si sa capire

(1) Non ho presente il conio e modulo, ma ritengo d1 esser alquanto diverso
di questa che andiamo a pubblicare.

(2) Esterno la mia gratitudine a questo zelante parroco j e vicario foraneo
della diocesi, per quest' atto di sua generosità in avermi voluto porgere in dono
la detta moneta, perchè intelligente come lo è , ha fatto che non andasse per-
duta, e cosi servisse per arricchire di gloria la sua patria.

(3) Davanti alla faccia evvi un M di cui non sappiamo dare la giusta spiegazione.
Forse sarà un segno della zecca, come lo sono quelle lettere dell' esergo di cui
si diedero dagli autori di Numismatica tante strane spiegazioni-

(4) V. Manno, Storia di Sardegna. Mil. 183S, pag. 237.