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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 5 (Maggio 1855)
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Spano, Giovanni: Lapide di Olbia, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0088

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SO

Iscrizione trovata in Terranova nel 4 845 dal cavalier
Gaetano Cara, direttore del R. Museo, allorché ivi si tra-
sferiva per preparare uno scavo per conto di S. M. fu Carlo
Alberto. La lapide è di marmo bianco in proporzionata
grandezza, che fu trasportata dal sulìodato Re in Torino,
nè sappiamo attualmente ove trovisi collocata.

Sono da notarsi molte cose in questa iscrizione che
Paulina con Gianuario (1) pose al suo marito Secondo.
Sono tante le sue virtù che si potrebbe dire un pani^i-
rico. L'iscrizione è cristiana, e dalle frasi e dal complesso
non è anteriore al III, o al IV secolo. Visse 70 anni più
o meno (Plus Minus), e visse per far bene agli altri. Ben
si meritava l" epiteto di degno, e meritevole personaggio,
perchè era dotato di una integrità di animo , e di spec-
chiata disciplina neli' esercizio delle virtù. Infatti era
padre degli orfani (PATER ORFANORVM). Questo titolo
dimostra come Secondo era un dovizioso e virtuoso cit-
tadino dJ Olbia, mentre era unJ uffizio che dal popolo si
conferiva ai più affettuosi e religiosi cittadini. Questo
titolo di Padre degli orfani è rimasto ancora attualmente
in molti villaggi della Sardegna (Babbu de orfanos) il
quale specialmente è destinato per difendere i diritti
dei pupilli, di avviarli in un mestiere, e specialmente

Continua

sunti e che, non soluin in Oriente ubi passus est, sed in occiduis oris ipsius
Marlyris nomen clarissimum est.

In Sardegna Irovansi varie antiche Chiese , anche Titolari di Parrocchie^ de-
dicate al Martire S. Giorgio come in Pozzomaggiore, Sindia, Bunnannaro
Bitti , nei territori di Perfugas, Sassari, ed in Sestu in vicinanza di Cagliari
ec. lo che prova Tanli'chilà del cullo tributatogli dai Sardi : ed il Clero della
Diocesi di Bosa l'onora di un particolare Uffizio divino con Lezioni, Antifone,
e Responsori proprj. V. Off. pr. Reg. Sard. pag. 1B9.

(l) Sebbene l'iscrizione dica IJNVARIUS, credo che nei due primi apici
dell' N ci sia stata una tirata, e così le doe prime lettere equivalgono ad
IANj giacche INVARtUS non presenterebbe nome proprio.
 
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