BULLITTIi ARCHEOLOGICO SARDO
N.° 8. Anno l Agosto 1855.
Continuazione dell' articolo precedente — Scarabei egizii trovati
in Sardegna — Ultime scoperte — Iscrizioni latine.
continuazione dell' articolo precedente
j
Questi Mani da Pausania sono chiamati Dii subterranei,
da Filostrato nella vita di Appollonio , Dii terrestres , ed
in alcuni monumenti antichi sono appellati Dii sacri ,
Dii patrii, Dii inferi, Dii superi, come pure Dii pro-
prii, con cui si proverebbe 1' opinione di coloro che cre-
dono Dii manes stare invece di Genii boni protettori
delle famiglie. Ciò non ostante , la parola Manes fu usata
eziandio metaforicamente, per VInferno ove eran trattenute
ìe anime (1), per i cadaveri (2), ed inoltre per le pene,
per i tormenti, per i supplicj con cui, come le Furie,
vendicavano per mezzo delle Larve i delitti, fra i quali
aveano il primo luogo Io spergiuro, il tradimento, e la
profanazione delle tombe (3). Tanto il timore come il
rispetto facevan sì che si avesse per questi il più alto
grado di venerazione : giammai si mancava di raccontan-
ti) Virg l."G. 24S. Manesque profóndi. Id. 4 Aeri. 387, Haec Manes
veniat mihi fama sub imos.
(2) Plin. li. 37. «3. Ea causa est ut plerceque alilum e Manibus hominum
oculos potissimum appetant. Id. 16. 44. 88. Subest specus in quo Manes Sci-
pionis custodire draco traditur. — Liv. si. 30. Sepulcra diruta omnium
nudalos Manes , nullius ossa terra tegit.
(3) Virg. 6 Aen. 743. Quisque suos palimur Manes. — Cic. in Verr .
act. 2. 1. 8. c. 43. Iam Ma preclara: Non testium modo cattrvas, sed a
Diis Manibus innocentium pcenai, scel&ratorumque Furiai in iuum iudicium
esse venturas.
e
N.° 8. Anno l Agosto 1855.
Continuazione dell' articolo precedente — Scarabei egizii trovati
in Sardegna — Ultime scoperte — Iscrizioni latine.
continuazione dell' articolo precedente
j
Questi Mani da Pausania sono chiamati Dii subterranei,
da Filostrato nella vita di Appollonio , Dii terrestres , ed
in alcuni monumenti antichi sono appellati Dii sacri ,
Dii patrii, Dii inferi, Dii superi, come pure Dii pro-
prii, con cui si proverebbe 1' opinione di coloro che cre-
dono Dii manes stare invece di Genii boni protettori
delle famiglie. Ciò non ostante , la parola Manes fu usata
eziandio metaforicamente, per VInferno ove eran trattenute
ìe anime (1), per i cadaveri (2), ed inoltre per le pene,
per i tormenti, per i supplicj con cui, come le Furie,
vendicavano per mezzo delle Larve i delitti, fra i quali
aveano il primo luogo Io spergiuro, il tradimento, e la
profanazione delle tombe (3). Tanto il timore come il
rispetto facevan sì che si avesse per questi il più alto
grado di venerazione : giammai si mancava di raccontan-
ti) Virg l."G. 24S. Manesque profóndi. Id. 4 Aeri. 387, Haec Manes
veniat mihi fama sub imos.
(2) Plin. li. 37. «3. Ea causa est ut plerceque alilum e Manibus hominum
oculos potissimum appetant. Id. 16. 44. 88. Subest specus in quo Manes Sci-
pionis custodire draco traditur. — Liv. si. 30. Sepulcra diruta omnium
nudalos Manes , nullius ossa terra tegit.
(3) Virg. 6 Aen. 743. Quisque suos palimur Manes. — Cic. in Verr .
act. 2. 1. 8. c. 43. Iam Ma preclara: Non testium modo cattrvas, sed a
Diis Manibus innocentium pcenai, scel&ratorumque Furiai in iuum iudicium
esse venturas.
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