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Negli altri spartimenti è un segno particolare , un fre-
gio in mezzo a due calici di loto. E questa una pianta
acquatica usata spesso dagli Egiziani per raffigurare il
principio umido, e talora il sesso femineo. Non è di rado
trovarla sugli scarabei, sola, oppure come ornamento di
altra rappresentazione principale , crederei che possa inter-
pretarsi nel senso che il sole sotto la forma Keper (sca-
rabeo) è l'autore della vita universale.
Num a.
Scarabeo in diaspro posseduto dal chirurgo Francesco
Spano di Oristano. Rappresenta un serpente alato con
disco in capo che posa sopra un oggetto a quanto appare
intrecciato, e che forse è una cattiva imitazione della
corba. Questa rappresentazione ha alcuna lontana somi-
glianza con quella dello scarabeo N. 1086 del museo di
Leida (I B Tav. XXVII), poiché anche qui si ha il me-
desimo serpe nello spartimento di mezzo : ma è posto tra
due liuti che simboleggiano la idea del bene. E questo
chiaramente ne dimostra che qui è raffigurato il buon
genio, Vagato demone: perocché, siccome nello scarabeo N.
4 abbiamo veduto il medesimo tra due croci per indicare
che Keper (il sole) è l'autore della vita, qui abbiamo il
serpe alato tra due liuti per accennare che questa divinità
è 1' origine d' ogni bene. Nel nostro scarabeo poi avvi sul
campo un segno difficile a distinguersi, che pare voglia
raffigurare una stella (1).
(l) Essendo stato riveduto da noi e ben osservato l'impronto di cera lacca
che possediamo, abbiamo potuto deprendere d1 essere una croce ansata, per
cui ha relazione col significalo del precedente (Nota del Direttore).
Negli altri spartimenti è un segno particolare , un fre-
gio in mezzo a due calici di loto. E questa una pianta
acquatica usata spesso dagli Egiziani per raffigurare il
principio umido, e talora il sesso femineo. Non è di rado
trovarla sugli scarabei, sola, oppure come ornamento di
altra rappresentazione principale , crederei che possa inter-
pretarsi nel senso che il sole sotto la forma Keper (sca-
rabeo) è l'autore della vita universale.
Num a.
Scarabeo in diaspro posseduto dal chirurgo Francesco
Spano di Oristano. Rappresenta un serpente alato con
disco in capo che posa sopra un oggetto a quanto appare
intrecciato, e che forse è una cattiva imitazione della
corba. Questa rappresentazione ha alcuna lontana somi-
glianza con quella dello scarabeo N. 1086 del museo di
Leida (I B Tav. XXVII), poiché anche qui si ha il me-
desimo serpe nello spartimento di mezzo : ma è posto tra
due liuti che simboleggiano la idea del bene. E questo
chiaramente ne dimostra che qui è raffigurato il buon
genio, Vagato demone: perocché, siccome nello scarabeo N.
4 abbiamo veduto il medesimo tra due croci per indicare
che Keper (il sole) è l'autore della vita, qui abbiamo il
serpe alato tra due liuti per accennare che questa divinità
è 1' origine d' ogni bene. Nel nostro scarabeo poi avvi sul
campo un segno difficile a distinguersi, che pare voglia
raffigurare una stella (1).
(l) Essendo stato riveduto da noi e ben osservato l'impronto di cera lacca
che possediamo, abbiamo potuto deprendere d1 essere una croce ansata, per
cui ha relazione col significalo del precedente (Nota del Direttore).