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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 9 (Settembre 1855)
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Spano, Giovanni: Scoperta d'una antica città
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0142

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Scuoprirono le fondamenta di molte case fabbricale con
massi ben lavorati di pietra vulcanica dello stesso sito , i
pavimenti fatti a smalto, le strade pubbliche dove osser-
varono in certi siti le vestigia delle rotaje, bagni e vasche con
gradini, ed un Tempio in forma sferoidale, oltre la fonte pub-
blica la quale fin da tempo era scoperta e di cui i campagnuoli
si servirono di comune abbeveratojo (1).

Tra gli oggetti che hanno trovato sono da notare molti
stromenti d' uso domestico , vasi e monete , tra le quali
ne abbiamo potuto vedere qualcheduna di Caligola. In
alcune case hanno potuto discernere la parte che formava
la cucina , perchè vi trovarono urne piene di ulive ,
fave ed altro, sebbene tutto ridotto in carbone (2). Seguitando
a profondare gli scavi e sgombrare tutti i rottami che vi
esistono ammucchiati si spera di trovare qualche cosa di
interesse perla storia, che noi non lascieremo di metter a no-
tizia del pubblico , e che speriamo ci sarà fatto cono-
scere da quelle persone intelligenti che vi attendono (3).

Diremo intanto che quella citta non può essere altro
che Biora mentovala nell' Itinerario di Antonino, perchè
secondo le distanze segnate (XLU miglia rom.) viene a
cadere precisamente in quel sito nella via centrale di le-
vante , passando da Serri tra Isili e Nurri. Il nome che
ha conservato fino ad oggi quel territorio di Baraxi o
Baras non è altro che Biora , o Biorah alquanto trasfor-

(1) Non si è finora scoperta nessuna iscrizione, eccetto nella gran quantità delle
tegole ed embrici che hanno estratto , nelle quali vi è scolpito C. ARCILI. ,
il nome del vasajo o del padrone della fabbrica. Trovandosi qualche iscrizione
come si spera , ne risulterà qualche lume intorno a questa controversa Città.

(2) Dal trovarsi nelle case residuo delle provviste ed attrezzi, pare che questa città
sia stata distrutta in tempo di guerra o abbandonata in tempo di peste. Nel medio
evo non sappiamo se vi esistesse popolazione , perchè non vi è rimasto nessuno
vestigio di chiese che nelle distruzioni di villaggi sempre sono state rispettate.

(ó) Finora non si è scoperto il sito delle sepolture delle quali, per non aver-
sene nessuna memoria, si ha da sperare che siano tuttora intatte.
 
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