Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

DOI Heft:
Nr. 11 (Novembre 1855)
DOI Artikel:
Spano, Giovanni: Arme antiche sarde, e talismani bellici
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0174

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
165

Ma quelli amuleti bellici che più cagionarono mara-
viglia sono questi di cui si danno i disegni ridotti a meta.
Il primo fu trovato da me negli scavi che feci in Tharros
nel \ 852, e consiste in una specie di stuccio schiacciato
ma pieno, il quale da una parte tiene scolpito una specie
di lancia, e dall'altra tiene tre freccie, o diremo meglio
giavellotti simmetricamente disposti. Ha due attaccagnoli
in posizione orizzontale per potersi portare appeso.

Il secondo appartiene alla collezione del Signor Gen.
Cav. D. Arcais il quale gentilmente lo pose a nostra dispo-
sizione per tirarne il disegno. Ha l'attaccagnolo in posi-
zione verticale: da una parte ha scolpito un pugnale, e
dall'altra tre spade o giavellotti che siano (1). Si rileva
però chiaramente che siano ambi serviti per portarli ap-
pesi come amuleti, ed ai quali falsamente i superstiziosi
avranno dato qualche virtù. Le divinità guerriere che
adoravano avevano i caratteri misteriosi del loro valore, e
quindi gli adoratori li assumevano come talismani per in-
spirare a loro la stessa virtù. Quelli che professavano l'arte
militare offerivano le loro armi alla divinità che special-
mente adoravano , come a Marte, Vulcano, Pallade, ecc. (2).
Le appendevano anche per voto nei Tempii , come
accenna Ovidio (Trist. IV. 21) e Lucano (1. 235). Con-
chiudo adunque che i due oggetti non possono esser altro
che talismani bellici che portavano appesi i Guerrieri per
onorare quel dio da cui si auguravano fortuna e buon
esito dalle loro belliche imprese.

G. Spano

(1) Simili oggetti furono pure trovati dal cav. Cara negli scavi che fece iu
Tharros nel marzo del 18B5. Sono ad un dipresso gli stessi come questi due
che di sopra sono riportati.

(2) Si dedicavano voti in forma di laminette, 9curi ed altro alle divinità con
iscrizioni indicanti il prodotto del lavoro e del guadagno che si era fatto,, dalle
oblazioni, decime; ecc. Y. Bullet. Arch. Napol. An. I p. tss.
 
Annotationen