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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 12 (Dicembre1855)
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Spano, Giovanni: Ultime scoperte
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0190

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181

casione di poterli ben osservare, per cui ne diamo qui la
nota senza entrare per ora in lunghe disquisizioni.

Oro. Due orecchini grandi, ed altri tre piccoli attorci-
gliati nelle estremità secondo il solito degli altri che fi-
nora si sono ritrovati. I grandi hanno l'anima di metallo
mentre i piccoli sono tutti della stessa materia. Due
anelli, uno liscio a foglia senza emblema, e della più sem-
plice fattura, l'altro rotondo intrecciato a nodo con bel
meccanismo. Un disco solare colla stella in mezzo eseguita
a filigrana ed a punte come in arabesco. L'oggetto però
più raro è una moneta punica la quale al di sopra del

cavallo tiene la croce ansata d'Iside. È l'unica che ci sia
passata nelle mani, e ci riserviamo a farvi qualche rifles-
sione che spargerà qualche lume su quella misteriosa na-
zione che abitò in quella Città (1).

Pietre. Da dieci scarabei, dei quali uno montato in oro,
e tutti rappresentanti nuove scene^ delle quali parleremo
separatamente a suo luogo.

Argento. Varii anelli colla gemma dello stesso metallo
fatta in forma di cartoccio, ma per essere molto ossidali
non si è potuto rilevare cosa vi sia scolpito. Orecchini in
forma di moggio col segno del grano ammucchiato sopra,
ed un amuleto imitante l'occhio d' Iside, al doppio in
grandezza della presente figura.

(i) Molte monete puniche si sono estratte dalle tombe di Tharros in oro e
bronzo, ma tutte coi soliti emblemi della palma sopra il cavallo, il disco solare
colle corna della luna, o con qualche lettera fenicia al lato delle spighe o del
cavallo. Sono però tutte di diverso conio da quelle trovale nel ripostiglio di
Scano (Bullet. ann. i. p. 133).
 
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