GAP. V. PROPILEI 73
Fig. 1. Imoscapo e capitello delle colonne doriche che stavano con egual simmetria collocate nelle due
fronti dei citati propilei.
Fig. 2. Capitello delle paraste situate nelle estremità delle pareti che si stendevano nei lati, dei medesimi
propilei, ed architrave soprapposto sì alle colonne si alle stesse pareti in tutto il giro dell' edilizio.
PROPILEI DEL TEMPIO DI MINERVA A PRIENE
Nell'ingresso al sacro recinto del tempio celebre di Minerva Poliade a Priene, già esposto nelle Tav. XXIX
e XXX, furono scoperti gli avanzi di non grandi, ma nobilissimi propilei edificati con la maniera jonica (2), del
qual genere di architettura sono questi l'unico esempio che ci sia rimasto degli antichi Greci, essendo gli altri
simili edifizj, che ci furono in alcune più ragguardevoli parti conservati, edificati tutti con la maniera dorica.
Per la somiglianza che si trovano avere le proporzioni delle colonne, che stanno nelle fronti dei medesimi propilei,
con quelle del suddetto tempio di Minerva, ed anche per la eguaglianza dello stile degli ornamenti nei due
impiegati edifizj, si viene a conoscere che vennero essi edificati incirca nello stesso tempo, e probabilmente
ancora colla direzione del medesimo Pitio che sappiano da Vitruvio aver costrutto il tempio.
TAVOLA GIX. Pianta e prospetto dei suddetti propilei di Priene. Presenta questo edilìzio in tutte due
le fronti la forma di un tempio del genere prostilo. I pilastri che si sono trovati corrispondere isolatamente
nell'interno dell'edifizio alle colonne delle due fronti, offrono uno dei rarissimi esempj di una tal pratica
nell'architettura graca.
TAVOLA GX. Sezione per traverso ed elevazione di fianco dei medesimi propilei. I pilastri che stanno
incorporati nei lati di questo edifizio, in modo consimile a quanto venne quindi fatto uso dai Romani, offrono
forse l'unico esempio in cui sieno stati impiegati pilastri senza che avanti vi corrispondessero colonne; imperocché
in tutti gli altri monumenti, che si hanno dei Greci, ove non sono colonne, non vi sono né anche pilastri.
PROPILEI DI ELEUSI
Non sono molti anni che si scuoprirono nell'ingresso al primo recinto del celebre tempio di Cerere e Pro-
serpina in Eleusi, già esposto nella Tav. LXVII, molti resti prostrati al suolo di nobili propilei, i quali furono
trovati essere stati edificati in modo molto simile a quei ch'erano nell'unico ingresso dell'acropoli degli Ate-
niesi 5 quindi è che, trovando negli uni cognizione di cose ch'erano state interamente distrutte negli altri, si
potè ideare l'intera struttura di siffatti propilei (3), come viene qui indicata nella citata Tavola. Erano questi
propilei egualmente di quelli di Atene interamente costrutti col marmo bianco, compreso pure il tetto, di cui si
sono trovati ancora alcuni resti delle antefisse e delle tegole che lo componevano, e ci presentano queste un
bell'esempio della maniera inventata da Bize di Nasso.
TAVOLA CXII. Pianta e prospetto dei descritti propilei. L'eguaglianza del suolo, sul quale sono questi
piantati, ed il non essere stati congiunti ad altri edifizj, rendono per tale semplicità questi propilei preferibili a
quei di Atene. Nella pianta delineata nella citata Tavola sta indicata con linee punteggiate l'intera distribuzione
del lacunare che cuopriva i due portici. Nel prospetto di questi propilei la inclinazione delle cornici, ch'erano
sui frontespizio, venne indicata da un frammanto di bassorilievo ritrovato tra le rovine dell'edilìzio, nel quale
stava scolpita una testa pileata circonscritta da una cornice circolare, la quale credesi che rappresentasse un
sacerdote o Jerofante, e che stesse posta nel modo come viene esposto.
TAVOLA CXIII. Nelle due sezioni, prese nel mezzo della lunghezza e larghezza dei suddetti propilei,
viene indicata tutta l'intera architettura dell'edifizio, decorata con colonne joniche a seconda dei frammenti
ivi scoperti ed a somiglianza dei propilei di Atene.
TAVOLA CXIV. Fig. 1. Imoscapo, capitello e sopraornato dell'ordine dorico che formava la decorazione
esterna dei due portici nei descritti propilei.
(2) Dilettanti. Jonian Antiquities Pari. I. e. 2. (3) Dilettanti. The unedited antiquities of Attica etc. e. II.
Fig. 1. Imoscapo e capitello delle colonne doriche che stavano con egual simmetria collocate nelle due
fronti dei citati propilei.
Fig. 2. Capitello delle paraste situate nelle estremità delle pareti che si stendevano nei lati, dei medesimi
propilei, ed architrave soprapposto sì alle colonne si alle stesse pareti in tutto il giro dell' edilizio.
PROPILEI DEL TEMPIO DI MINERVA A PRIENE
Nell'ingresso al sacro recinto del tempio celebre di Minerva Poliade a Priene, già esposto nelle Tav. XXIX
e XXX, furono scoperti gli avanzi di non grandi, ma nobilissimi propilei edificati con la maniera jonica (2), del
qual genere di architettura sono questi l'unico esempio che ci sia rimasto degli antichi Greci, essendo gli altri
simili edifizj, che ci furono in alcune più ragguardevoli parti conservati, edificati tutti con la maniera dorica.
Per la somiglianza che si trovano avere le proporzioni delle colonne, che stanno nelle fronti dei medesimi propilei,
con quelle del suddetto tempio di Minerva, ed anche per la eguaglianza dello stile degli ornamenti nei due
impiegati edifizj, si viene a conoscere che vennero essi edificati incirca nello stesso tempo, e probabilmente
ancora colla direzione del medesimo Pitio che sappiano da Vitruvio aver costrutto il tempio.
TAVOLA GIX. Pianta e prospetto dei suddetti propilei di Priene. Presenta questo edilìzio in tutte due
le fronti la forma di un tempio del genere prostilo. I pilastri che si sono trovati corrispondere isolatamente
nell'interno dell'edifizio alle colonne delle due fronti, offrono uno dei rarissimi esempj di una tal pratica
nell'architettura graca.
TAVOLA GX. Sezione per traverso ed elevazione di fianco dei medesimi propilei. I pilastri che stanno
incorporati nei lati di questo edifizio, in modo consimile a quanto venne quindi fatto uso dai Romani, offrono
forse l'unico esempio in cui sieno stati impiegati pilastri senza che avanti vi corrispondessero colonne; imperocché
in tutti gli altri monumenti, che si hanno dei Greci, ove non sono colonne, non vi sono né anche pilastri.
PROPILEI DI ELEUSI
Non sono molti anni che si scuoprirono nell'ingresso al primo recinto del celebre tempio di Cerere e Pro-
serpina in Eleusi, già esposto nella Tav. LXVII, molti resti prostrati al suolo di nobili propilei, i quali furono
trovati essere stati edificati in modo molto simile a quei ch'erano nell'unico ingresso dell'acropoli degli Ate-
niesi 5 quindi è che, trovando negli uni cognizione di cose ch'erano state interamente distrutte negli altri, si
potè ideare l'intera struttura di siffatti propilei (3), come viene qui indicata nella citata Tavola. Erano questi
propilei egualmente di quelli di Atene interamente costrutti col marmo bianco, compreso pure il tetto, di cui si
sono trovati ancora alcuni resti delle antefisse e delle tegole che lo componevano, e ci presentano queste un
bell'esempio della maniera inventata da Bize di Nasso.
TAVOLA CXII. Pianta e prospetto dei descritti propilei. L'eguaglianza del suolo, sul quale sono questi
piantati, ed il non essere stati congiunti ad altri edifizj, rendono per tale semplicità questi propilei preferibili a
quei di Atene. Nella pianta delineata nella citata Tavola sta indicata con linee punteggiate l'intera distribuzione
del lacunare che cuopriva i due portici. Nel prospetto di questi propilei la inclinazione delle cornici, ch'erano
sui frontespizio, venne indicata da un frammanto di bassorilievo ritrovato tra le rovine dell'edilìzio, nel quale
stava scolpita una testa pileata circonscritta da una cornice circolare, la quale credesi che rappresentasse un
sacerdote o Jerofante, e che stesse posta nel modo come viene esposto.
TAVOLA CXIII. Nelle due sezioni, prese nel mezzo della lunghezza e larghezza dei suddetti propilei,
viene indicata tutta l'intera architettura dell'edifizio, decorata con colonne joniche a seconda dei frammenti
ivi scoperti ed a somiglianza dei propilei di Atene.
TAVOLA CXIV. Fig. 1. Imoscapo, capitello e sopraornato dell'ordine dorico che formava la decorazione
esterna dei due portici nei descritti propilei.
(2) Dilettanti. Jonian Antiquities Pari. I. e. 2. (3) Dilettanti. The unedited antiquities of Attica etc. e. II.