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Canina, Luigi
Descrizione dell'antico Tusculo — Rom, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.3742#0086
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PARTE II. TOPOGRAFIA CAP. III. yy

stata portata con nuovo acquedotto a questa nobile villa di Frascati; perciocché
gli scoli della medesima acqua venivano a fluire nel luogo sopraindicato ove sorgono
le acque della già villa Conti e quelle delI'Angelosa e delCannalicchio che costituivano
l'antica acqua Crabra. Il condotto antico, che venne costrutto per l'anzidetta acqua
Algensiana fu pure da me negli anni 1838 e 1839 diligentemente ricercato, ed
anche per più di un miglio fatto spurgare per ordinazione del principe Francesco
Borghese Aldobrandini onde aggiungerlo in supplimento all'anzidetto proprio della
sua villa Belvedere; e perciò ho potuto riconoscere il suo preciso andamento e la sua
particolar struttura. Esso venne scavato a poca profondità nel terreno per costruirlo
a scavo aperto; e perciò si secondarono le sinuosità che presenta il colle. La sua co-
struzione fu fatta nelle sponde con buona struttura laterizia e ricoperta con tego-
loni posti a contrastare nel vertice tra di loro nel modo cosi detto a capanna ; ed
a regolari distanze furono praticati dei bottini capaci d'introdurvi un uomo per
spurgarlo. Esso aveva principio sotto ai prati di Rocca Priora, ove a piedi del monte
Fiore trovansi le maggiori sorgenti della detta acqua. Quindi rivolgendosi verso le
macchie di Rocca di Papa principalmente possedute dalla nobile famiglia Colonna,
andava a trapassare la valle in cui scorre il fosso nudrito dalle acque che proven-
gono dai cosi detti campi di Annibale e che servirono già per muovere una mola
della suddetta terra di Rocca di Papa. Ivi furono praticate grandi sostruzioni inar-
cate che ancora sussistono in gran parte conservate e che si vedono elevarsi a molta
altezza. Di là l'acquedotto si diriggeva verso il luogo già occupato dall'antica città
di Alba-lunga e verso il convento di Palazzola; e poscia si protraeva verso la moderna
città di Albano, ove vicino esiste una grande conserva di acqua, alla quale doveva
avere termine l'acquedotto medesimo. Veniva l'acqua così ridotta a servire agli usi
del castro e delle terme antiche che dalle molte rovine superstiti si vedono ivi aver
esistito, ed anche alla vastissima villa che aveva Domiziano in quei d'intorni, della
quale pure rimangono ragguardevoli rovine; ed infatti la struttura impiegata nel detto
acquedotto si trova essere assai simile a quella delle anzidette fabbriche Domiziane;
percui può decisamente stabilirsene la sua costruzione nel tempo di questo impe-
ratore, ed al speciale uso delle medesime fabbriche destinato. Così l'acqua Algen-
siana non dovette mai esser stata portata sino a Roma, e ne perciò essa potè com-
prendersi nel novero delle tante acque condotte agli usi di questa città, come vuoisi
stabilire da quanto corrottamente vedesi indicato nell'epilogo delle cose registrate
nelle regioni di Roma da Vittore e dalla Notizia dell'impero; ne perciò può ricono-
scersi per avanzi dell'acquedotto di quest'acqua quei che esistono vicino a Tor di
mezza via, come suppose il Fabretti. Né la stessa acqua può confondersi con quella
denominata Crabra, come pure fu di taluni opinione, perchè il suo acquedotto
prendeva una direzione differente da quella in cui stavano le antiche ville tusculane ;
ed è per più chiaramente dimostrare la insussistenza di questa opinione che si è indi-
cata la provenienza ed il vero andamento del suddetto acquedotto che portava l'acqua
Algensiana, o Algidense, nome che meglio dimostrerebbe la provenienza da Algido,
 
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